Lunedì 21 Febbraio 2022
Dalle mostre sulla Via Emilia al neonato Premio Ghirri, dai seminari di studio alle testimonianze d’autore fino a una pubblicazione: partono le celebrazioni di Luigi Ghirri dal titolo “Vedere Oltre”, nel trentennale della morte di uno dei maggiori fotografi del Novecento – Lungo tutto il 2022 una ricca programmazione di eventi, articolata sulle città di Reggio Emilia, Parma e Modena, promossa con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Apt Servizi Emilia-Romagna – Si parte con tre esposizioni che aprono le porte di collezioni e archivi, come quelli della Fototeca della biblioteca Panizzi e degli eredi Luigi Ghirri a Reggio Emilia, della Fondazione Modena Arti Visive a Modena, dello CSAC dell’Università di Parma – L’attore Stefano Accorsi, testimonial dell’Emilia Romagna, sarà protagonista di un video omaggio all’artista e alla sua terra emiliana – Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini: “Tutta l’opera di Ghirri, riconosciuta nel nostro Paese e anche fuori dai confini nazionali, è sempre stata intimamente legata all’Emilia-Romagna. Lo celebriamo con un calendario necessariamente ricco per raccontare una figura imprescindibile per la fotografia italiana” – L’Assessore al Turismo Corsini: “Attraverso lo sguardo minimale e poetico di Ghirri gli angoli più suggestivi e spesso conosciuti della nostra Via Emilia sono stati “raccontati” al pubblico di tutto il mondo ed oggi trovano spazio tra le opere di tutti i più grandi musei. Un’originalissima e sofisticata forma di promozione turistica, di racconto del territorio e della sua identità, della cui efficacia beneficiamo ancora oggi”
“Luigi Ghirri: Vedere Oltre” è il titolo scelto per il ricco palinsesto di eventi celebrativi dell’arte fotografica che caratterizzerà il 2022, promosso dalla città di Reggio Emilia assieme a Modena e Parma, con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna (https://emiliaromagnaturismo.it/it/tags/luigi-ghirri).
Sono trascorsi trent’anni dalla scomparsa prematura di Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Reggio Emilia 1992), figura centrale nel panorama internazionale della fotografia del secondo Novecento, la cui fama ha oltrepassato prima i confini emiliani e poi quelli nazionali esponendo tra le più prestigiose gallerie, istituzioni e realtà museali di tutto il mondo. ll trentennale della morte vuole essere l’occasione per rinnovare l’interesse di residenti e turisti verso un’eccellenza della cultura fotografica emiliano romagnola.
Si parte con un percorso di mostre inedite che si snoda lungo la Via Emilia: Reggio Emilia dedica una mostra al progetto fotografico realizzato da Ghirri nel parco tematico di Rimini “Italia in miniatura”. L’esposizione, dal titolo “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive”, sarà ospitata dal Palazzo dei Musei. E ancora la città inaugura il Premio Ghirri per la Giovane Fotografia Italiana nell’ambito del Festival della Fotografia Europea. A Modena aprirà una mostra che espone le opere fotografiche di FMAV-Fondazione Modena Arti Visive; infine Parma presenta un calendario di incontri e seminari di studio, oltre a una mostra fotografica a cura dello CSAC dell’Università di Parma.
“Luigi Ghirri. Vedere Oltre” diventa parte del patrimonio fotografico dell’Emilia-Romagna, terra sempre più profondamente vocata alla fotografia, che nel 2021 ha ideato Photo Valley, la prima, completa, mappatura di tutto quello che ruota attorno alla fotografia in regione, scaricabile dal link: https://www.travelemiliaromagna.it/photovalley/.
Il tributo a Ghirri vedrà protagonista anche l’attore Stefano Accorsi, dal 2020 testimonial dell’Emilia-Romagna, che dedicherà al celebre fotografo di Scandiano un video, pubblicato prossimamente sui suoi profili social, che vantano oltre 990mila follower.
«Luigi Ghirri non è stato solo uno dei fotografi italiani più importanti del Novecento -dichiara il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini- ma il suo sguardo è forse oggi ancora più attuale che in passato. Merito di immagini senza tempo, che evocano temi profondi e contemporanei, come il rapporto tra artificiale e naturale o la presenza del consumo nelle nostre vite. Tutta l’opera di Ghirri, riconosciuta nel nostro Paese e anche fuori dai confini nazionali, è sempre stata intimamente legata all’Emilia-Romagna. Nella nostra Regione ha iniziato a esporre, qui ha insegnato e promosso giovani fotografi, ha collaborato con musicisti del calibro di Lucio Dalla, Gianni Morandi, Stadio, Luca Carboni e Cccp. Dunque, – conclude – grazie a chi ne ha curato il ricordo, a trent’anni dalla scomparsa, con un programma fitto di eventi e iniziative: un calendario necessariamente ricco per raccontare una figura imprescindibile per la fotografia italiana».
«Attraverso lo sguardo minimale e poetico di Ghirri -sottolinea l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini- gli angoli più suggestivi e spesso conosciuti della nostra Via Emilia sono stati “raccontati” al pubblico di tutto il mondo ed oggi trovano spazio tra le opere di tutti i più grandi musei, dal MOMA di New York al Musée de la Photographie Reattu di Arles. Un’originalissima e sofisticata forma di promozione turistica, di racconto del territorio e della sua identità, della cui efficacia beneficiamo ancora oggi. Ora questo territorio gli rende il dovuto omaggio. Anche in Emilia Romagna la fotografia sta diventando sempre più motivazione di viaggio, grazie ai tanti festival, raccolte fotografiche, open call per artisti tra Piacenza e Rimini. E tra aprile e dicembre di quest’anno gli appassionati di fotografia e i semplici curiosi avranno un pretesto in più per venire a scoprire il genio di Luigi Ghirri: il programma di “Vedere Oltre”».
Reggio Emilia: da “Italia in miniatura” al Premio Ghirri
La sezione di fotografia di Palazzo dei Musei di Reggio Emilia ricorda l’artista con la mostra dal titolo: “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive”, a cura di Ilaria Campioli, Joan Fontcuberta, Matteo Guidi, realizzata in collaborazione con Fototeca Biblioteca Panizzi, Archivio Eredi Luigi Ghirri, ISIA Urbino.
La mostra, aperta dal 29 aprile 2022 all’8 gennaio 2023, riunisce per la prima volta le fotografie che Ghirri realizzò nel contesto del parco tematico Italia in miniatura, pensato e progettato da Ivo Rambaldi nelle vicinanze di Rimini, inaugurato nell’estate del 1970. È l’essenza stessa del parco che presumibilmente ha portato Ghirri a esplorarlo in più riprese, dalla fine degli anni Settanta alla prima metà degli Ottanta. In mostra fotografie anche inedite provenienti dalla serie “In scala”, per la prima volta in dialogo con una selezione dei materiali dell’archivio del parco, prodotti da Ivo Rambaldi in quegli stessi anni. Oltre a mappe, schizzi, appunti e altri documenti, spiccano le fotografie realizzate da Rambaldi in viaggio per l’Italia. A completare la mostra, i progetti fotografici realizzati da un gruppo di lavoro formato da artisti emergenti, catalizzato da Joan Fontcuberta e Matteo Guidi a partire da un workshop all’ISIA di Urbino. Sempre a Reggio Emilia, Ghirri sarà protagonista ai Chiostri di San Domenico di Giovane Fotografia Italiana, in programma in concomitanza con il Festival Fotografia Europea, dal 29 aprile al 12 giugno 2022. La nona edizione dell’open call dedicata ai migliori artisti e artiste della fotografia contemporanea under 35 in Italia, si presenta con un’importante novità: l’istituzione del Premio Luigi Ghirri, grazie alla collaborazione con l’Archivio Eredi Luigi Ghirri. Il premio verrà attribuito, durante le giornate inaugurali del festival, a uno dei sette artisti -Marcello Coslovi, Chiara Ernandes, Claudia Fuggetti, Caterina Morigi, Giulia Parlato, Riccardo Svelto, Giulia Vanelli- selezionati da una giuria internazionale e in mostra nel complesso domenicano. Infine ai Chiostri di San Pietro sono previsti workshop e nuovi progetti fotografici per l’autunno 2022. Il Comune di Reggio Emilia inviterà alcuni artisti a realizzare nuove produzioni attraverso workshop e modalità di partecipazione attiva della cittadinanza: i risultati verranno successivamente esposti ai Chiostri di San Pietro.
A Modena in mostra le opere fotografiche della Fondazione Arti Visive
Fu a Modena che Ghirri inaugurò nel 1972 la sua prima mostra. Oggi la città rivive il talento di questo maestro con un’esposizione che sarà allestita dal 16 settembre al 16 ottobre 2022 negli spazi di FMAV-Fondazione Modena Arti Visive di Palazzo Santa Margherita. La mostra, a cura di Daniele De Luigi, pensata per le celebrazioni dell’artista, parte dalle fotografie presenti nelle collezioni gestite da FMAV (la Raccolta della Fotografia della Collezione Galleria Civica del Comune di Modena e la Collezione Fondazione di Modena). Le fotografie del periodo iniziale saranno affiancate da immagini e pubblicazioni riguardanti il seminale rapporto di Ghirri con gli artisti concettuali modenesi. La serie di “Colazione sull’erba”, presentata nelle sale ex Sip di Piazza Grande nel 1975, sarà il punto di partenza per esporre cataloghi e documenti che raccontano il suo ruolo di animatore delle attività sulla fotografia alla Galleria Civica, insieme a Oscar Goldoni, di cui parimenti nel 2022 ricorrono i trent’anni dalla morte. L’esposizione si concluderà con alcune fotografie di paesaggio e architettura degli anni Ottanta, tra cui quelle della celebre serie Versailles.
Parma: tra incontri, giornate di studio e una mostra sulla fotografia di paesaggio
Il rapporto di Luigi Ghirri con Parma, iniziato agli esordi della sua vicenda, è stato prima di tutto rapporto con l’Università, con il CSAC fondato da Arturo Carlo Quintavalle, con Massimo Mussini, con quell’istituzione che ebbe il grande fotografo come interlocutore d’eccellenza, non solo per la donazione di quasi 2000 stampe che fanno del CSAC la maggiore raccolta di sue fotografie vintage. La città ospiterà quindi una serie di incontri e giornate di studio a carattere pubblico che vedranno studiosi, artisti, scrittori, riflettere sull’opera ghirriana e sul grande impatto che questa ebbe sulla cultura, non solo visiva, del secondo Novecento. Con i materiali conservati negli archivi CSAC sarà allestita una mostra e pubblicato un volume, che restituiscono l’intenso e complesso rapporto di Luigi Ghirri con l’Università di Parma e con la generazione di autori che nel corso degli anni Settanta definirono con lui una nuova fotografia di paesaggio: il modello della foto di Walker Evans, la definizione di un approccio differente alla Storia della fotografia, gli autori della sua generazione che tra ricerca concettuale e riflessione sui media inventarono un “nuovo vedere”.
Photovalley, il progetto della Regione per una terra votata alla fotografia
Il nome di Luigi Ghirri è la punta di diamante di un ricco patrimonio legato alla fotografia che l’Emilia Romagna può vantare, con un retaggio che si traduce nel presente in una molteplicità di espressioni e che oggi è a disposizione di appassionati e curiosi con un semplice clic. Emilia Romagna Photo Valley” (https://www.travelemiliaromagna.it/photovalley/) è la prima mappatura completa di tutto quello che ruota attorno alla fotografia in regione: ben 190 le realtà segnalate distribuiti su 60 comuni, tra archivi fotografici, collezioni, circoli fotografici e associazioni culturali, editori, festival e manifestazioni, fototeche e biblioteche, gallerie e spazi espositivi, luoghi notevoli e fotogenici, musei, enti e fondazioni, scuole, corsi e workshop. Grazie a una mappa interattiva, con possibilità di ricerca “multi chiave” si possono cercare tutte le mete fotografiche, di tipo museale, archivi fotografici, circoli ecc. Un database in progress, che viene costantemente aggiornato di nuovi contenuti.
Ufficio Stampa Apt Servizi – Tel. 0541 430190 www.aptservizi.com
21 Febbraio 2022