Sono 1.200 e sono sparsi in tutto il mondo: sono i cuochi e gli chef che onorano la cucina italiana nei loro ristoranti – Dieci di loro hanno conquistato il prestigioso Italian Cuisine Worldwide Awards 2011 – Sono stati premiati con una ceramica d’arte di Faenza in due galà in contemporanea a Singapore e a New York – Le dieci opere d’arte in maiolica faentina sono state inviate da Apt Servizi Emilia Romagna – C’era anche Massimo Bottura, lo chef modenese della Francescana, che ha cucinato per il gala dinner di Singapore – La cucina internazionale è sempre di più “made in Emilia Romagna”
Dieci preziosi esemplari di ceramica di Faenza sono stati i protagonisti di due serate di galà internazionali in contemporanea a New York e a Singapore. L’occasione: l’assegnazione dell’Italian Cuisine Worldwide Awards 2011, definito l’Oscar dell’enogastronomia italiana nel mondo. I vincitori del titolo, che si potrebbe tradurre con quello di “cuoco dell’anno di cucina italiana nel mondo”, hanno ricevuto come premio una creazione in maiolica di Faenza, realizzata in esclusiva dall’artista Goffredo Gaeta e che rappresenta una forchetta incastonata in una bandiera italiana su campo azzurro. Le opere di arte sono state predisposte e inviate da Apt Servizi Emilia Romagna. Agli Awards 2011 c’era anche Massimo Bottura, chef modenese della Francescana (due stelle Michelin) che ha cucinato per il galà dinner di Singapore. L’immagine, il nome, ma soprattutto i sapori, dell’Emilia Romagna sono stati così al centro dei riflettori internazionali.
In lizza per il prestigioso riconoscimento, assegnato anche quest’anno da una giuria di chef, scrittori, giornalisti, c’erano i 1.200 cuochi che onorano la cucina italiana nei ristoranti di cinque continenti. Fra loro ci sono chef italiani che lavorano all’estero, ma anche cuochi di altri paesi come Dorothy Cann Hamilton, chef americana innamorata dell’Italia, tanto da aver fondato l’Accademia internazionale della Cucina italiana. Da tempo gli chef del made in Italy hanno creato una sorta di social network per rimanere sempre in contatto fra loro: è nato così GVCI: Virtual Group of Italian Chefs, il gruppo virtuale dei cuochi italiani. La loro missione: difendere l’eccellenza dell’enogastronomia italiana e il rispetto delle ricette. Tanto per capirci sono gli avversari di piatti tipo gli “spaghetti alla bolognese”.
“Ci fa molto piacere – dice Andrea Babbi, A.D. di Apt Servizi Emilia Romagna – la considerazione che gode all’interno del gruppo del Gvci la nostra enogastronomia d’eccellenza: anche questi cuochi contribuiscono a tenere alto il nome dell’Emilia Romagna e non a caso un pezzo di Emilia Romagna è stata protagonista anche nella serata di gala degli Oscar della cucina italiana nel mondo”. Il link è : www.itchefs-gvci.com
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20 Gennaio 2011