Il turismo enogastronomico pare non conoscere crisi. Cibo e vino continuano a tirare con 6 milioni di appassionati e un volume d’affari nel 2009 di 3 miliardi di euro, addirittura +20% sul 2008. E’ quanto emerge dall’Ottavo Rapporto Osservatorio sul turismo del vino in Italia delle Città del Vino, realizzato dal Censis.
Tra le mete al top, dopo regioni leader come Toscana (visitata dal 44% degli enoturisti) e Piemonte (visitata dal 20%), anche l’Emilia Romagna. Con le sue 15 Strade dei Vini e dei Sapori e l’ampia offerta di prodotti tipici e cantine di prestigio, la nostra regione raccoglie una quota, sia del movimento complessivo che del giro d’affari totale stimabile attorno al 12%. E’ un settore che si conferma di élite, tanto che dei 20 milioni di italiani che nel 2009 hanno scelto di organizzare viaggi all’insegna del wine & food, solo il 13% (2,6 milioni di persone) è consapevole di far parte del cosiddetto mondo dei turisti del vino.
Con una spesa media pro capite piuttosto alta (149 euro al giorno), il turismo enogastronomico rappresenta un simbolo di Qualità del turismo italiano. Siamo di fronte ad un turismo adulto ma con un buon ricambio generazionale, visto che viene praticato dal 40% degli over 30 e dal 30% degli under 30.
Degli oltre 20 milioni di italiani che nel 2009 hanno svolto attività turistiche legate all’enogastronomia (eno-appassonati) le più praticate sono state le seguenti:
– visite a cantine (13 milioni),
– visite a vigneti (12 milioni),
– percorsi lungo le strade del vino (8 milioni),
– frequentazioni di ristoranti in base alla varietà dei vini (5 milioni),
– partecipazione a sagre enogastronomiche (17 milioni).
Dei 2,6 milioni di autoproclamati turisti del vino, il 71,8% (circa 1,7 milioni di italiani) ha viaggiato alla scoperta del vino almeno una volta nel 2009; due turisti del vino su 3 hanno compiuto da 1 a 3 viaggi. Il 5,1% degli italiani diventa turista del vino oltre le 3 volte l’anno.
Fonte: Osservatorio Turistico Regionale
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04 Marzo 2010