Cinque rigeneranti camminate per smaltire gli impegnativi pranzi di Natale e di Santo Stefano – Muoversi è tutto quello che serve per rimettersi in sesto dopo la tradizionale maratona di tortellini e panettone – L’Emilia-Romagna è ricca di angoli di pace e di bellezza, perfetti per una passeggiata detox da godersi anche insieme al resto della famiglia – Dalla Pietra di Bismantova (Re), alla classica salita a San Luca a Bologna, dal magico Argine degli Angeli sul Delta del Po (Fe), alla romantica “palata” a Porto Corsini (Ra), fino a una camminata di arte e di cultura come il tour sui luoghi del cuore di Fellini a Rimini
22 dicembre 2023 – Se a Natale e Santo Stefano i bis (e i tris) di cappelletti, tortellini o anolini in brodo e di panettone farcito hanno “lasciato il segno”, una volta passato il primo round di libagioni non c’è nulla di meglio di una bella passeggiata detox circondati dalla natura per fugare i sensi di colpa e rimettersi in sesto.
Ecco cinque proposte infallibili, per centrare questo obiettivo, camminando a ritmo lento in mezzo alla bellezza e alla pace. Tutto quello che serve è lo sforzo per alzarsi dal divano e mettersi le scarpe o scarponcini. Tutte le camminate sono facili e non lunghe. Dalla Pietra di Bismantova (Re) alla classica salita a San Luca a Bologna, dal magico Argine degli Angeli sul Delta del Po (Fe) alla romantica “palata” a Porto Corsini, fino a una camminata “cinematografica”, come il tour sui luoghi del cuore di Fellini a Rimini.
Reggio Emilia: alla Pietra di Bismantova (30 minuti + 30 minuti)
Per chi ama i paesaggi di montagna, la proposta è la camminata in salita, ma facile, alla Pietra di Bismantova (1040 metri), nel Parco Nazionale Tosco Emiliano. Per la sua forma bizzarra che richiama una grande prua di nave, è stata luogo sacro di meditazione per i Celti centro di spiritualità per i monaci eremiti, meta di scalatori da tutt’Europa. Dante l’ha evocata nella Divina Commedia come la montagna del Purgatorio. Si può partire da Castelnovo Monti, borgo a 40 km da Reggio Emilia. In piazzale Dante Alighieri si prende il sentiero Cai 697 fra roverelle, carpini e ginepri. Sul percorso si incontrano un santuario ed eremo benedettino (1617). C’è un acero di 300 anni, inglobato sul sagrato: le radici affondano nei locali sottostanti il santuario. Arrivati quasi in cima, serve attenzione perché gli ultimi 10 metri sono a gradoni e in questo periodo potrebbero essere bagnati. Ci sono corde alle quali assicurarsi, ma sono necessari gli scarponi da trekking. In vetta il panorama è magnifico.
La Pietra di Bismantova | Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
A Bologna un super classico: la salita a San Luca (30 minuti + 30 minuti)
C’è tanto verde a Bologna e non mancano i percorsi per camminare e ossigenarsi, ma la passeggiata classica dei bolognesi dopo Natale è San Luca. Un percorso che suscita emozioni in ogni periodo dell’anno. Si parte dall’ Arco del Meloncello e si imbocca subito il famoso portico (Patrimonio Mondiale Unesco) che sale a tornanti fino al Santuario. Si incontra il mondo, salendo i gradini per San Luca: sportivi di corsa, famiglie con bambini nei marsupi, giovanissimi, signore di una certa età, gente che chiacchiera e gente che sgrana il rosario. Si percorre una serie di 350 archi per circa 2.2 km. Ogni venti arcate, ecco una delle 15 cappelle dei Misteri del Rosario e i vari stemmi delle famiglie e confraternite che parteciparono alla costruzione. Dopo circa 30 minuti di salita, in cima al colle (280 metri), dove si erge il santuario, la vista su Bologna ripaga completamente della fatica. https://www.santuariodisanluca.it/
Ferrara: l’Argine degli Angeli sul Delta del Po (1 h. 30’ a piedi, 30’ in bici, a tratta)
L’Argine degli Angeli è una camminata magica: ci si trova a procedere passo dopo passo come sospesi, su una strada bianca, circondati da ogni parte dall’acqua delle Valli di Comacchio e dall’azzurro del cielo. È uno di quei paesaggi che si può trovare solo sul Delta del Po, il grandioso parco protetto, abitato dai fenicotteri rosa, dove il Po si divide in mille rivoli di acqua prima di gettarsi in mare. L’Argine degli Angeli, si trova a sud delle valli di Comacchio (Fe), 5,4 km in piano, si può percorrere a piedi o in bicicletta (è vietato ai mezzi motorizzati). La pace è assoluta. A piedi ci si impiega circa un’ora e mezzo, in bici 30 minuti. Il tratto va dalla stazione di pesca Bellocchio a Volta Scirocco. L’area è una rara oasi di biodiversità, popolata da numerosi volatili. A una ventina di minuti c’è la città d’acqua e di canali denominata “La Piccola Venezia”, con il romantico Trepponti. https://www.parcodeltapo.it/it/itinerari-dettaglio.php?id_iti=6543
A Porto Corsini (Ra) una lunga “palata” sull’Adriatico fino al faro (25’ a tratta)
Le “palate” – si chiamano così in dialetto romagnolo i moli sui porti – esercitano sempre una grande attrattiva. A Porto Corsini, località sulla costa a due passi da Ravenna, ne esiste uno che sembra quasi non finire mai. È il Molo Nord, una diga foranea a protezione delle mareggiate, una striscia di terraferma che si spinge in mezzo al mare Adriatico per ben 3,5 chilometri. La passeggiata, protetta da robusti scogli, è un’abitudine quotidiana per la gente del posto. Si cammina in relax, in compagnia del rumore dell’acqua e dei gabbiani, incontrando capanni da pesca, pescatori assorti, sportivi in allenamento. Per percorrerla tutta in tranquillità fino al punto finale, dove c’è il faro, si impiegano circa 25 minuti.
https://www.turismo.ra.it/mare-natura/spiagge-ravenna/porto-corsini/
A Rimini la passeggiata d’arte sui luoghi del cuore di Fellini (1 h e 20’)
Una passeggiata a Rimini sui luoghi del cuore di Federico Fellini può essere una scelta che unisce un po’ di movimento per smaltire i pranzi delle feste, all’arte e alla cultura. A Rimini tutto parla del grande regista e i luoghi sono tanti, questo è un itinerario più contenuto, perfetto per vincere la pigrizia delle feste, senza strafare. La partenza è il bel Parco XXV Aprile, con vista sul candido Ponte di Tiberio di epoca romana e sul Borgo San Giuliano. Passato il Ponte, la prima tappa, il Borgo San Giuliano, con le casine ornate dai murales felliniani, uno degli angoli più amati dal Maestro e da Giulietta Masina. Attraversando il Ponte della Resistenza si arriva alla “palata” (20 minuti) dove bighellonavano i giovani protagonisti di Amarcord. Tornando indietro si raggiunge il leggendario Grand Hotel, residenza del regista quando si fermava a Rimini. Dall’antistante Piazzale Fellini ci si dirige verso il centro, dove si respira l’atmosfera da sogno del Fellini Museum, museo diffuso composto da più spazi. Alcuni di questi si attraversano proprio in questa passeggiata: il Cinema Fulgor in Corso d’Augusto, Piazza Cavour, con il Teatro Galli, e infine il tratto conclusivo, a Castel Sismondo. I luoghi felliniani non si esauriscono qui, per completarne la scoperta info su http://www.federicofellini.it/
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22 Dicembre 2023