L’autunno green in Emilia Romagna si tinge di rosso e oro per effetto del fall foliage – Dai vigneti dei colli piacentini ai boschi attorno a Cerreto Laghi (Re), dalle distese boschive UNESCO di Carrega (Pr) dell’Appennino tosco-emiliano fino alle oasi protette del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (Fc) sull’Appennino tosco-romagnolo, ecco gli itinerari più suggestivi dove immergersi in questa esplosione di colori a piedi o in bici – In alternativa, nell’Anno Europeo delle Ferrovie, si può assistere allo spettacolo itinerante dalle carrozze degli storici “treni del foliage” che attraversano l’Appennino tosco-romagnolo
29 Settembre 2021 – Amanti della natura e appassionati di fotografia naturalistica arriva l’autunno, la stagione in cui boschi e i parchi naturali si vestono di nuovi colori e si può godere della vista e del contatto di aceri, scotani, faggi, larici e castagni che si tingono di rosso, arancione e oro. È il “fall foliage”, un fenomeno tipico del periodo dei mesi di ottobre e novembre, quando le foglie degli alberi cambiano colore per effetto della differente escursione termica tra il giorno e la notte e si staccano dai rami, creando un caleidoscopio di sfumature calde e intense. Ecco alcune mete autunnali, dai colli piacentini all’Appennino tosco-emiliano fino ai crinali dell’Appennino tosco-romagnolo, dove assistere a questo spettacolo in prima fila a piedi o in bici, regalandosi un weekend en plein air, lontani dai ritmi frenetici, dalla tecnologia e dal grigiore della città. Chi vuole, nell’Anno Europeo delle Ferrovie, può optare per uno spettacolo itinerante, salendo su un “treno del foliage”, con soste in antichi borghi incastonati tra i crinali appenninici e città d’arte.
Colli piacentini: foliage, castelli e buon cibo
L’area dei Colli piacentini, che va da Piacenza a Bobbio, è una terra di dolci colline caratterizzata dalla presenza di zone boschive e campi arati che si alternano a un gran numero di vigneti che proprio in autunno, dopo la vendemmia, si tingono di mille sfumature di colore rossastro. Facile farsi incantare da questo spettacolo dai colori intensi come anche dalla bellezza di Bobbio, Castell’Arquato e dei castelli di Torrechiara e Vigoleno, che valgono una sosta anche per i prodotti tipici da gustare in uno dei tanti agriturismi della zona, accompagnati da ottime etichette locali.
Delle 4 valli che costituiscono questo territorio collinare, la Val Nure – così chiamata per il torrente che la attraversa – è quella più amata da escursionisti e amanti delle vacanze all’aria aperta per la grande quantità di paesaggi diversi, oltre 560 km di sentieri che si snodano lungo tutta la valle da scoprire a piedi, in bici o a cavallo. Situata tra la Val d’Arda e la Val Trebbia, la Val Nure è caratterizzata da lunghe distese di vigneti che in autunno si tingono di rosso e da una fitta presenza boschiva: faggi, castagni, noccioli e frassini, abeti bianchi e pini mugo offrono un ambiente perfetto per la nidificazione di falchi, scoiattoli, poiane e gufi e l’occasione per un bel trekking nei colori dell’autunno, senza nulla togliere alla bellezza di castelli e rocche come il celebre Castello di Grazzano Visconti (https://grazzanovisconti.com/le-visite/).
Un’altra valle che non può mancare tra i trekking più belli d’Italia anche tra ottobre e novembre è quella del Tidone anche perché rappresenta, con il suo Sentiero del Tidone, un unico, lungo tragitto di 69 chilometri che risale il fiume dal Po fino alla sua sorgente. Il Sentiero del Tidone ( www.travelvaltidone.it) rappresenta un modo di toccare con mano il territorio che cambia, attraversando la pianura, cominciando a salire nella zona delle viti, per arrivare fino ai pendii del Monte Penice.
Il foliage da cartolina di Cerreto Laghi (Re) nel Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Sono sempre più i fotografi, i pittori e gli scrittori che vogliono presenziare all’appuntamento con questo paesaggio da cartolina che nei boschi attorno a Cerreto Laghi (Re) – tra le regioni Emilia Romagna, Liguria e Toscana nel cuore del Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano (http://www.parcoappennino.it/) – invita ad una bella escursione tra i numerosi sentieri che si addentrano tra boschi di faggio, abeti e cerri. Famosa per essere una delle più importanti e attrezzate stazioni turistiche invernali ed estive dell’intera dorsale appenninica, la località è situata in una conca di origine glaciale a 1355 metri sotto il monte La Nuda. Questo crinale ricco di laghi glaciali e panorami mozzafiato si trova al centro di due grandi regioni climatiche (l’area mediterranea e quella europea) posizione che ha favorito lo sviluppo di una eccezionale biodiversità che oggi vanta la presenza di oltre quaranta specie di alberi. Tra gli itinerari poco impegnativi da fare a piedi o in bici si segnalano: il percorso dei ‘cinque laghi’ in quanto permette di visitare in breve tempo i principali laghi del sistema lacustre Cerretano (lago le Gore – lago Pranda – lago Scuro – lago Vivaio – lago di Cerreto) in un trail di circa 1 ora e mezzo con partenza da Piazzale del Lago del Cerreto e conclusione al Lago Cerretano (http://www.parcoappennino.it/percorso.php?id_gruppo=6&id_zona=&id=2333), il percorso facile e di breve durata (appena 40 minuti) che permette di prendere confidenza con i sentieri ed il bosco fino a raggiungere il Lago Cerretano (http://www.parcoappennino.it/percorso.php?id_gruppo=6&id_zona=&id=2332) e infine l’itinerario di 1 ora che attraversa il bosco che conduce fino alla sommità del monte Maccagnino, da cui ammirare le montagne che circondano il Cerreto (http://www.parcoappennino.it/percorso.php?id_gruppo=6&id_zona=&id=2331).
I boschi di Carrega (Pr), raffinate atmosfere dei boschi ducali UNESCO
I Boschi della Carrega sono una distesa di querce, faggi e castagni dell’Appennino tosco-emiliano, entrato dal 2015 nella Rete delle riserve ‘Uomo e Biosfera’ MaB UNESCO per aver conservato un perfetto equilibrio tra uomo e natura. Istituito nel 1982, è stato il primo Parco della Regione Emilia-Romagna e copre una superficie di circa 2600 ettari, con un’area di 1283 ettari classificata, appunto, sito di interesse comunitario. Qui i boschi si alternano a prati solcati da numerosi ruscelli e piccoli specchi d’acqua artificiali creati a scopo paesaggistico tra la fine ‘800 e i primi del ‘900, regalando suggestivi scenari e magici colori autunnali. Dal 2012 il Parco è gestito dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Occidentale. Chi volesse unire alle passeggiate in natura anche una visita culturale, nelle vicinanze del Parco si trova la Rocca Sanvitale di Sala Baganza, antica residenza di caccia dei Duchi Farnese e Borbone che fa parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli (https://www.castellidelducato.it).
All’interno del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, versante Parmense (Val d’Enza e Val Parma) sono organizzate anche escursioni guidate nel weekend di sabato 9 e domenica 10 settembre: sabato 9 ottobre 2021 ore 16:30 – “Passo del Lagastrello (Pr-Ms)- Foliage sui laghi (Paduli e Squincio) al tramonto”, la magia delle faggete rosse che si specchiano nei laghi nell’ora più bella del pomeriggio. Escursione al lago Paduli e al lago Squincio addentrandosi tra boschetti e piccole radure fino a raggiungere le vedute più belle in cui ammirare il rosso del foliage dei faggi che si specchia nelle acque dei laghi. Con la presenza di un micologo si esplorerà anche il suolo alla ricerca dei tanti funghi presenti nel bosco. Al temine aperitivo alla Corte di Rigoso, bar della Cooperativa di Comunità di Rigoso. Necessari abbigliamento e calzature da escursione e borraccia. Consigliata macchina fotografica. Costo: € 15 adulti, 10 bambini. (posti limitati nel rispetto delle misure anti-Covid). Info e prenotazioni anticipate obbligatorie: antonio.rinaldi.76@gmail.com – cell. 328.8116651 – www.terre-emerse.it
Domenica 10 ottobre 2021 ore 9:30 “Rifugio Lagdei-Foliage in Riserva: la fioritura autunnale della faggeta. Esplosione di colori nella Riserva Guadine Pradaccio”. Uno dei luoghi più belli in cui osservare il foliage è la Riserva Guadine Pradaccio, che domenica si visiterà accompagnati dai Carabinieri Forestali. Qui crescono protetti anche tanti funghi (che saranno raccontati dalla Guida, micologo) compresi porcini che nessuno può raccogliere. Dislivello 300 metri, percorrenza soste escluse 3 ore, rientro ore 13,30. Necessari abbigliamento e calzature da escursione e borraccia. Costo: € 15 adulti, 10 bambini. Al termine dell’escursione per chi vuole pranzo alla carta al Rifugio (0521.889353). Numero massimo 20.
Info e prenotazioni obbligatorie escursione: escursioni@rifugiolagdei.it – cell. 328.8116651 – www.terre-emerse.it
Per entrambe le escursioni possibilità di pernottare al Rifugio Lagdei.
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (Fc), le Foreste più colorate d’Italia
Sono definite le “Foreste più colorate d’Italia”, in quanto l’Appennino tosco-romagnolo
rappresenta il confine geografico e climatico tra due grandi regioni, l’area mediterranea e quella europea, generando un’eccezionale biodiversità di flora – con oltre quaranta varietà di alberi – e di fauna – con migliaia di specie animali. Il parco è una delle incredibili aree naturali protette dell’Appennino tosco-romagnolo che ospita anche Monte Falterona e Campigna e il Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello. In autunno il parco regala uno degli spettacoli naturali più colorati e suggestivi, da scoprire nei numerosi percorsi che attraversano le varie zone protette. Se ne contano 7 nel parco gestite dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Pratovecchio (AR) e divise in due categorie a differente livello di tutela, tre Riserve Integrali (RI) e quattro Riserve Biogenetiche (RB), come ad esempio la Riserva Naturale bioenergetica di Badia Prataglia, (Le Riserve Naturali), una delle 4 aree naturali protette che si distinguono per il loro particolare valore naturalistico e per il ruolo strategico nella conservazione della biodiversità.
Per assistere al suggestivo spettacolo del fall foliage, il parco organizza ogni anno eventi ed escursioni guidate (calendario eventi). Tra questi si segnalano: nei weekend del 2 e 3, 9 e 10 ottobre, “Immersioni nel foliage”, una passeggiata in foresta dalle 10 in poi della durata di 2 ore, non impegnativa, con una guida ambientale escursionistica, per vagare e lasciare i sensi aperti e recettivi, spesso sopiti da stress e ritmi frenetici (per maggiori info: https://www.parcoforestecasentinesi.it/it/event/nel-parco-delle-foreste-casentinesi-le-immersioni-foresta-del-foliage). Domenica 24 ottobre “Fall foliage in e-bike nelle Foreste Casentinesi”, itinerario in e-bike accompagnati dalle guide di Casentino Escursioni per vivere la magia di questi paesaggi autunnali, alla ricerca degli scorci dai colori caldi da immortalare, con sosta e relax immersi nella foresta (info e dettagli a questo link: Fall Foliage in ebike nelle Foreste Casentinesi). Domenica 31 ottobre, escursione e-bike “In Vinco Veritas foliage”: suggestivo itinerario in e-bike non impegnativo, da Ridracoli fino al Cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, con partenza alle 10 e rientro alle 16 (Info a questo link: escursione E-bike IN VINCO VERITAS foliage).
Per chi preferisce andare autonomamente alla scoperta dei colori e dei profumi autunnali ecco alcuni itinerari: un trekking ad anello (https://trekking.parcoforestecasentinesi.it/track/trek1_13/), che attraversa la Foresta di Campigna – riconosciuta anch’essa come riserva naturale biogenetica e rivestita in gran parte dalla foresta di abete e di faggio – che dall’abitato sale al Passo della Calla per la mulattiera Granducale e scende per il sentiero della Fonte del Raggio fino a Villaneta.
Ci sono poi lo spettacolo della Foresta della Lama – raggiungibile solo a piedi o in bicicletta attraverso una strada forestale di 20 chilometri che parte tra il Passo dei Mandrioli e Badia Prataglia, e l’itinerario che porta alla Valle del Giardino, di grande bellezza naturalistica (https://trekking.parcoforestecasentinesi.it/track/trek2_07/), nonché il trekking nella Valle dell’Acquacheta con le sue scenografiche cascate descritte nel XVI canto dell’Inferno di Dante (https://trekking.parcoforestecasentinesi.it/track/trek1_03/).
Altri percorsi per scoprire a piedi il parco su trekking.parcoforestecasentinesi.it, mentre il programma “Autunno Slow 2021” aggiornato da fine settembre è consultabile a questo link: Autunno slow.
I treni del foliage che attraversano l’Appennino tosco-romagnolo
Il Treno di Dante, convoglio d’epoca che collega Firenze a Ravenna
Il Treno di Dante (https://iltrenodidante.it) offre, con sei fermate da Firenze a Ravenna, nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo, a bordo di un treno d’epoca, un’esperienza di viaggio unica alla scoperta delle terre che Dante Alighieri visitò nel suo esilio tra Firenze e Ravenna. Un percorso incantevole che coniuga celebri città d’arte e borghi medievali completamente immersi nella natura. Il Treno di Dante – utilizza vetture “100 Porte” – uno dei simboli della locomozione ferroviaria italiana – ispirate alle diligenze dei primi del Novecento e caratterizzate da interni interamente in legno che contribuiscono a creare un’atmosfera molto suggestiva. Oggi la ferrovia che collega Faenza a Firenze viene considerata un gioiello turistico di grande eccellenza per chi cerca un’esperienza ricca di storia, immersa in un paesaggio che a tratti sembra essere rimasto tale e quale al tempo di Dante. Attivo fino a ottobre. Tutte le esperienze da vivere a questo link: https://iltrenodidante.it/shop/#regdl=categories
Lo storico Porrettana Express a caccia di bellezze tra Toscana e Romagna
L’emozione del foliage corre sui binari del Porrettana Express (https://www.porrettanaexpress.it), che fa da ponte tra le bellezze nascoste di Toscana ed Emilia-Romagna e offre meglio del paesaggio montano tosco-emiliano da assaporare affacciati ai finestrini di carrozze storiche, tra borghi, tesori d’arte e soste golose, lungo le valli del Reno e dell’Ombrone, fino a scalare gli Appennini. Il Porrettana Express è un viaggio slow su una gloriosa linea storica – inaugurata nel 1864 e diventata famosa come “la Transappenninica” – che regala assaggi di arte, natura, buona cucina e prodotti a chilometro zero toccando i borghi montani di Piteccio, Castagno, Corbezzi, Sammommè e Pracchia. Già sold out i biglietti per il tour di domenica 17 ottobre (https://www.porrettanaexpress.it/treni/17-10-treno-alla-scoperta-dellappennino-tosco-emiliano-arrivo-a-pracchia/) alla scoperta dell’Appennino tosco-emiliano fino a Pracchia (Pt). Il progetto di Fondazione Fs Italiane e di Transapp (associazione che riunisce circa 25 organizzazioni toscane ed emiliane) è nato nel 2019 e lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 2mila viaggiatori nelle dieci date in calendario.
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