Parte un autunno ricco di appuntamenti espositivi in Emilia-Romagna, con molte mostre dedicate ad alcuni grandi personaggi del Novecento (Pier Paolo Pasolini, Tonino Guerra, Leonardo Sciascia, Jorge Louis Borges, solo per citarne alcuni) -Protagonista assoluta è la fotografia, con numerose esposizioni che scelgono questa forma di espressione artistica: dalle mostre di Colorno Photo life e SI FEST, alle esposizioni su Luigi Ghirri, Ferdinando Scianna, Robert Capa, Paolo Roversi, Carla Cerati e la mostra a Forlì sulle grandi fotografe della storia – E ancora: dalla mostra sull’Opera musicale, alla pittura di Mirò, Klimt e Raffaello, dal design di Fornasetti ai fumetti di Andrea Pazienza, dagli affreschi dei Carracci ai quadri di Giovanni Battista Crema, dalla mostra su Dante Alighieri alla Biennale del Muro Dipinto e alle ceramiche del MIC – A far da palcoscenico a questi appuntamenti sono le Città d’Arte in tutta la loro bellezza, ricche di monumenti, alcune delle quali aprono diverse mostre in contemporanea
3 settembre 2021 – Pier Paolo Pasolini a Mamiano di Traversetolo, Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges a Colorno, Federico Fellini e Tonino Guerra a Rimini, sono solo alcuni dei grandi personaggi del Novecento celebrati nelle mostre dell’autunno in Emilia-Romagna.
Un ricco cartellone di appuntamenti attende il pubblico tra arte, design e fotografia, dove quest’ultima è assoluta protagonista con diversi eventi. E non poteva essere diversamente in un territorio dove è appena nata Photo Valley la prima, completa, mappatura di tutto quello che ruota attorno alla fotografia in Regione, con 190 realtà segnalate, dislocate in 60 comuni emiliano romagnoli (https://www.travelemiliaromagna.it/photovalley/).
Molte delle esposizioni autunnali in Emilia-Romagna celebrano questa forma d’arte: da Colorno Photo life al festival della fotografia SI FEST a Savignano sul Rubicone (Fc), dalla mostra di Forlì sulle grandi fotografe del Novecento alle monografiche dedicate a Luigi Ghirri e Robert Capa nel modenese, dalle foto di Ferdinando Scianna e Carla Cerati nel parmense fino ai nudi di Paolo Roversi a Ravenna. Gli altri appuntamenti sono: la mostra sull’Opera vista attraverso la pittura, e non solo, il design di Fornasetti in dialogo con le opere della Pilotta a Parma, i fumetti di Andrea Pazienza a Bologna, la pittura di Mirò a Mamiano di Traversetolo, Klimt e Raffaello a Piacenza, le ceramiche del MIC di Faenza. E ancora: gli affreschi dei Carracci, le illustrazioni di Olimpia Zagnoli a Reggio Emilia, Raffaello e Klimt a Piacenza la mostra su Dante Alighieri in veste “pop” a Ravenna, i quadri di Ligabue a Gualtieri, la Biennale del Muro dipinto a Dozza, la pittura di Crema a Ferrara, il Trecento a Rimini.
Le mostre da non perdere nel territorio di Parma
A Parma apre la nuova mostra della Capitale della cultura 2020/21, negli spazi del Palazzo del Governatore, dal 18 settembre 2021 al 13 gennaio 2022. Dal titolo: “Opera: il palcoscenico della società”, vuole esplorare il rapporto biunivoco fra opera e società. 514 i pezzi esposti tra quadri, volumi antichi, stampe, fotografie, libretti, riviste, documenti d’archivio, costumi, oggetti di scena e materiali audiovisivi e sonori. Tra le opere in mostra: i quadri di Francesco Hayez I vespri Siciliani dalla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Papa Urbano II sulla piazza di Clermont predica la prima Crociata; il dipinto Au théatre di Federico Zandomeneghi; una sezione di ritratti di Lina Cavalieri; la serie di fotografie di Francesco Paolo Michetti da Archivio Alinari di Firenze; abiti di scena e da sera e tanto altro (https://www.comune.parma.it/cultura/luogo/it-IT/Palazzo-del-Governatore-1.aspx).
Il Complesso Monumentale della Pilotta invece ospita la mostra dal titolo: “FORNASETTI Theatrum Mundi” aperta fino al 14 febbraio 2021 dove centinaia sono le creazioni dell’atelier fondato da Piero Fornasetti in dialogo con le collezioni della Pilotta per raccontare la classicità attraverso la lente del design contemporaneo: una rete di rimandi iconografici e suggestioni culturali percorso espositivo si articola in nuclei legati ai principali temi dell’opera di Fornasetti. L’esposizione intraprende il suo percorso con le 21 vetrine collocate all’interno della Galleria Petitot della Biblioteca Palatina (https://complessopilotta.it/2020/06/03/fornasetti-theatrum-mundi/).
È una mostra da non perdere quella allestita a pochi mesi dal centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (avvenuta il 5 marzo 1922 a Bologna) negli spazi della Fondazione Magnani-Rocca nella sontuosa Villa di Mamiano di Traversetolo a pochi km da Parma. Dal titolo: “Pier Paolo Pasolini. Fotogrammi di pittura”, aperta dall’11 settembre al 12 dicembre 2021. In mostra sontuosi i costumi realizzati per i film indossati da celebri attrici, come Silvana Mangano, locandine originali dei film quasi sempre vietati ai minori di 18 anni, rare fotografie d’epoca e la galleria fotografica delle opere d’arte che Pasolini ebbe come riferimento, in accostamento alle scene tratte dai film (www.magnanirocca.it/pier-paolo-pasolini/).
Sempre nella sontuosa “Villa dei Capolavori” e nello stesso periodo, dall’11 settembre al 12 dicembre 2021, apre l’originale mostra dedicata al pittore Joan Mirò dal titolo: “Miró. Il colore dei sogni”. Realizzata in collaborazione con Fundación MAPFRE di Madrid, attraverso cinquanta opere fra gli anni Trenta e gli anni Settanta per la gran parte a olio su tela, propone un percorso che evidenzia la sfida continua operata dall’artista nei confronti della pittura tradizionale. Ad essere particolarmente documentati sono gli ultimi decenni di attività di Miró, con tele di grande formato e poetica bellezza come Personnage et oiseaux devant le soleil e Personnage devant la lune (www.magnanirocca.it/miro/).
Nella stupenda Reggia di Colorno, la mostra sulle porcellane dei Duchi di Parma (che rimane aperta fino al 19 settembre) lascerà il posto alla grande fotografia. Dal 12 settembre all’8 dicembre due sono le mostre in programma per il consueto appuntamento con Colorno Photo Life. La prima, in ordine temporale, è “Ferdinando Scianna. Due scrittori: Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges” (12 settembre – 8 dicembre); la seconda è “Carla Cerati. Uno sguardo di donna su volti, corpi, paesaggi” (16 ottobre – 8 dicembre). Ferdinando Scianna rivive nei 44 ritratti che realizzò di Leonardo Sciascia e di Jorge Luis Borges, scavando nei volti e nei corpi di due scrittori a lui molto cari. Più ampia è poi la rassegna di immagini di Carla Cerati. 88 le fotografie in mostra che ritraggono personaggi che lei ebbe modo di frequentare tra cui Calvino, Pasolini, Marquez, Vargas Llosa, nudi di donna in bianco e nero, sorprendenti e affascinanti e i paesaggi, soprattutto quelli delle Langhe. In occasione di queste mostre, la Reggia apre al pubblico alcune sale recentemente restaurate (http://reggiadicolorno.it/).
Ligabue e l’arte contemporanea a Reggio Emilia
Negli spazi cinquecenteschi dei Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia, visitabile dal 24 settembre 28 novembre 2021, c’è la mostra “Caleidoscopica. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli”, personale di una delle illustratrici italiane più note a livello internazionale. L’esposizione è un percorso tra disegni, stampe, neon, tessuti, sculture in ceramica, legno e plexiglas e oggetti di uso comune, che ripercorre dieci anni di carriera della Zagnoli, artista di origine reggiana che ha conquistato in pochi anni il mondo dell’editoria, della moda e della comunicazione con una cifra stilistica inconfondibile. L’artista espone anche il “Giardino di sculture” composto da sei opere di grande formato (www.palazzomagnani.it).
A Gualtieri (Re), nel Salone dei Giganti di Palazzo Bentivoglio, fino al 14 novembre la Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri espone sedici opere di grande valore dell’artista tra le quali “La leonessa con zebra” del 1958-59, che costituisce una prima assoluta, a confronto con undici artisti contemporanei: Evita Andùjar, Mirko Baricchi, Elisa Bertaglia, Marco Grassi, Fabio Lombardi, Juan Eugenio Ochoa, Michele Parisi, Ettore Pinelli, Maurizio Pometti, Giorgio Tentolini e Marika Vicari. (http://www.museo-ligabue.it).
A Piacenza si può scegliere tra Raffaello e Klimt
Fino al 31 ottobre si può vedere in mostra nella chiesa del Monastero di San Sisto a Piacenza il capolavoro di Raffaello, il celebre quado “La Madonna Sistina”. Il dipinto a olio databile al 1513-1514, conservato nella Gemäldegalerie di Dresda è esposto oggi nel luogo per il quale l’opera fu commissionata a Raffaello che ricevette l’incarico da papa Giulio. Un’occasione unica per ammirare uno dei maggiori capolavori del Rinascimento con i due angioletti pensosi che si affacciano alla base del quadro, tra le realizzazioni più popolari del Sanzio e della cultura figurativa del Rinascimento in generale, spesso riprodotti come soggetto indipendente. All’interno della chiesa è stato organizzato un percorso che introduce alla scoperta del complesso religioso a partire dal cosiddetto “appartamento dell’abate”, per la prima volta aperto al pubblico, fino alla Biblioteca monastica (http://www.piacenzapace.it).
E ancora dopo due anni dal ritrovamento e quasi venticinque dalla sua scomparsa, anche il Ritratto di Signora di Gustav Klimt è tornato in mostra al pubblico negli spazi della Galleria Ricci Oddi. Accanto al prestigioso quadro la Galleria ha allestito una mostra dal titolo: Klimt e i maestri “segreti”. A Klimt sono accostati cinque artisti, scelti tra i tanti maestri pittorici rappresentati in Galleria: Carrà, Casorati, Marussig, Tosi e Usellini. Fino al 9 gennaio 2022 (https://riccioddi.it/news/).
Anche a Modena protagonista delle mostre d’autunno è la fotografia
“Capa in color” è l’esposizione che inaugura l’11 settembre – fino al 13 febbraio 2022 – alle Gallerie Estensi di Modena che presentano, per la prima volta in Italia, gli scatti a colori di Robert Capa, fotografo di guerra di fama mondiale. L’affascinante percorso illustra la società nel secondo dopoguerra, attraverso oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate (http://www.capaincolor.it).
In provincia di Modena, al Palazzo Ducale di Sassuolo, dal 16 settembre al 31 ottobre 2021 apre inoltre la mostra “Luigi Ghirri. The Marazzi Years 1975 – 1985”. Ghirri è nato a Scandiano nel 1943 ma si è trasferito a tre anni con la famiglia a Sassuolo. La mostra espone l’importante corpus di opere che Ghirri realizzò per Marazzi, l’azienda di ceramiche del territorio, quasi del tutto svincolate dai canoni dell’immagine pubblicitaria ed estremamente coerenti con la ricerca artistica e visiva e i temi cari al fotografo in quegli anni: la superficie, l’oggetto comune, il progetto, il paesaggio, la luce come genius locii.
Bologna celebra Pazienza e l’arte moderna
Fino al 26 settembre a Palazzo Albergati è in mostra il genio creativo di Andrea Pazienza, il fumettista che con le sue vignette ha cambiato per sempre il mondo del fumetto. In mostra oltre 100 opere provenienti dagli archivi delle persone a lui più vicine come il fratello, la sorella, la moglie e altri, tra tavole originali dei fumetti e opere pittoriche fatte con i materiali più diversi: dai pennarelli alle tempere, dalla matite ai colori acrilici e molto altro. Ad arricchire la mostra anche una selezione di bellissime e storiche immagini del grande fotografo e artista visuale Enrico Scuro (https://www.museidibologna.it/news/mostra-andrea-pazienza/).
Fino al 12 settembre 2021 Palazzo Fava ha aperto al pubblico le porte del piano nobile con i celebri cicli Carracceschi di Giasone e Medea, la prima documentata impresa collettiva di Ludovico, Agostino e Annibale Carracci, e delle avventure di Enea realizzati da Ludovico e dai suoi allievi. Gli affreschi che rivelarono al mondo la rivoluzione dei Carracci sono messi in dialogo con oltre 30 opere tra dipinti, sculture e incisioni provenienti dalla collezione di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, alcune delle quali esposte al pubblico per la prima volta (https://genusbononiae.it/palazzi/palazzo-fava/).
Torna a Dozza (Bo) la Biennale del Muro Dipinto, giunta alla 28^ edizione e in programma da lunedì 13 a domenica 19 settembre 2021 nel borgo medievale sulle colline imolesi, a Toscanella lungo la via Emilia e, per la prima volta nella storia della manifestazione, nel vicino borgo di Castel Guelfo. La Biennale del Muro Dipinto, nata negli anni sessanta, ha regalato a Dozza una galleria a cielo aperto, sempre disponibile alla visita, senza orari di apertura o biglietti d’ingresso (http://www.fondazionedozza.it/muro-dipinto.html).
A Ferrara la monografica su Giovanni Battista Crema
Nella splendida cornice del Castello Estense di Ferrara si può visitare fino al 26 dicembre la mostra “Giovanni Battista Crema. Oltre il Divisionismo”. Ferrarese di nascita Giovanni Battista Crema (1883-1964) ha lavorato senza sosta per oltre sessant’anni, interpretando con la sua arte la modernità e le contraddizioni del Novecento. La sua città gli dedica una mostra, una selezione di opere provenienti dalle collezioni civiche dialoga con importanti prestiti da musei e collezioni private (https://www.palazzodiamanti.it/1755/giovanni-battista-crema).
A Forlì una grande mostra fotografica celebra le donne
Inaugura a Forlì il 18 settembre la mostra “Essere umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo”, un percorso per immagini dedicato alle grandi fotografe donne, ai Musei di San Domenico fino al 30 gennaio 2022. Vengono indagati tre periodi: il primo che comprende dagli anni ’30 fino agli ’50, il secondo periodo fino agli ’80 ed il terzo fino ai giorni nostri con uno spazio dedicato alla fotografa forlivese Silvia Camporesi. Tra le 314 fotografie in mostra, si possono segnalare le leggendarie immagini di Lee Miller nella vasca da bagno di Hitler, la strepitosa serie delle maschere di Inge Morath, il sorprendente servizio di Eve Arnold su una sfilata di moda ad Harlem negli anni Cinquanta e i rivoluzionari scatti di Annie Leibovitz per una epocale edizione del Calendario Pirelli.
http://www.essereumane.it
A Ravenna Dante Alighieri diventa pop
La mostra dal titolo Un’epopea pop, al MAR – Museo d’Arte della città dal 4 settembre 2021 al 9 gennaio 2022, è una narrazione di parole, suoni e immagini, dal cinema alle canzoni, dalla pubblicità ai fumetti, dal writing alla miriade di oggetti che riproducono la celebre icona di Dante Alighieri, fino alle visioni dell’arte contemporanea con nomi della scena internazionale. È divisa in 3 sezioni: La memoria di Dante, Dante e l’immagine, Dante e la pubblicità, La divina parodia, Dante personaggio, Dante e Beatrice, con più di un centinaio di opere e oggetti tra i più disparati. Numerosissimi i contributi audio e video, anche interattivi (http://www.mar.ra.it/ita/).
Fino al 30 settembre all’interno della Cappella di Palazzo Baronio a Ravenna si può visitare “NUDI” una mostra di fotografie di Paolo Roversi. Ravennate di nascita è considerato il più grande fotografo di moda del 21° secolo, noto per aver collaborato con le più importanti riviste di moda. La serie di fotografie esposte sono state realizzate da Roversi nell’arco di dieci anni e includono ritratti di Guinevere van Seenus, Kristen McMenamy, Kate Moss, Audrey Marnay, Angela Lindvall, Tatiana Patitz, Kirsten Owen, Malgosia Bela, Karen Elson, Stella Tennant, Devon Aoki e molti altri (http://www.maisonrandom.org).
A Faenza (RA) le ceramiche di Alfonso Leoni
Al MIC, Museo internazionale della Ceramica di Faenza è in corso, fino al 10 ottobre 2021, la mostra “Alfonso Leoni. (1941-1980) Genio Ribelle”, l’antologica dedicata al talentuoso artista, prematuramente scomparso, presenta la ricca e intensa produzione dedita non solo alla ceramica ma anche a: pittura, grafica, design, scultura.
La mostra successiva sarà invece una originalissima esposizione sulle ceramiche da acqua e vino e il convivio, dall’antichità classica fino al design del XX secolo. Dal titolo “Gioia di bere” la mostra inizierà il 28 novembre per chiudersi in data ancora da definire. Info: http://www.micfaena.org/it.
A Savignano sul Rubicone le mostra di fotografia del SI FEST
SI FEST, festival della fotografia di Savignano sul Rubicone giunto alla 30° edizione, si svolge dal 10 al 12 settembre 2021 e apre, in quella occasione, le mostre di fotografia che saranno visitabili anche il 18 e19 settembre e il 25 e 26 settembre. Dalla riflessione sulla Natura e sull’impatto dell’uomo con la mostra Uguale ma diverso. Same But Different, di Arno Rafael Minkkinen, alle immagini di Esther Horvath in POLARNIGHT, progetto fotografico realizzato durante la più grande spedizione artica di tutti i tempi. Dalla mostra in Riflessi sull’acqua di Mario Vidor a DREAMS di Elena Givone, che indaga le favelas di Florianopols. A Percorsi al femminile. Uno sguardo sul domani, di Alessia Locatelli, dalla mostra curata da Jana Liskova 241 metri a Luce in archivio. Percorsi visivi dai cataloghi fotografici di Palazzo Vendemini a Megastore di Marco Pesaesi, dalla mostra Dal selfie all’autoritratto le mostre del SI FEST OFF, a cura del collettivo Covisioni, raccolte sotto al titolo Indagine sulle relazioni durante la pandemia in Italia. In mostra anche i vincitori dei premi dell’anno scorso: Giulia Gatti, Maria Cristina Comparato (https://www.sifest.it).
A Rimini, nel nuovo Museo Fellini, la mostra su Tonino Guerra
“Nel mondo di Tonino Guerra” è il titolo della mostra allestita fino al 9 gennaio 2022 nell’Ala di Isotta di Castel Sismondo che oggi è diventato il Fellini Museum, neonato spazio dedicato alla vita e alla carriera del celebre regista riminese. Un omaggio al poeta Guerra che a Fellini è stato molto legato e con lui ha collaborato sceneggiando 5 film tra cui Amarcord vincitore dell’Oscar. Di Guerra sono in mostra ceramiche, dipinti, pastelli, acquerelli, i bozzetti e la miriade di opere, in terracotta, su tela, in cartone, in vetro, in ferro manufatti che esaltano la produzione artigianale tanto cara all’artista. L’occasione è quella giusta per visitare anche il nuovo e permanente Museo Fellini che comprende Castel Sismondo, Piazza Malatesta e il Cinema Fulgor (http://www.fellinimuseum.it).
Dal 18 settembre al 7 novembre 2021 Palazzo Buonadrata a Rimini ospiterà la mostra “L’oro di Giovanni. Il restauro della Croce di Mercatello e il Trecento riminese”. All’opera di Mercatello si affiancherà l’importante croce dipinta della chiesa di San Lorenzo a Talamello e il più piccolo crocifisso “Diotallevi” dei Musei Comunali di Rimini, forse proveniente da Sant’Agostino, la croce sagomata dell’Antiquario Moretti di Firenze, il crocifisso Spina del maestro di Montefiore e la testa di Giuliano da Rimini (Info: segreteria@fondcarim.it).
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