In regione sono tante le esposizioni di grande livello aperte durante le festività pasquali – Un cartellone ricchissimo nelle dieci Città d’Arte lungo la via Emilia all’insegna della bellezza e della qualità – Per chi vuole abbinare alla visita anche il soggiorno, c’è la possibilità di pacchetti tutto incluso a tariffe convenienti – Info sul sito www.cittadarte.emilia-romagna.it – Info consultabili anche nella versione mobile, su smartphone e tablet attraverso l’App Città d’Arte, scaricabile gratis da Apple store o digitando www.art-city.mobi
In Emilia Romagna sono tante le mostre di richiamo aperte durante le giornate di festa. Lungo la via Emilia nelle 10 Citta d’Arte dell’Emilia Romagna, da Piacenza a Bologna, da Parma a Rimini e Ravenna, fino Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Forlì e Faenza, si può scegliere fra tanti appuntamenti e offerte di qualità. Ecco i principali appuntamenti del cartellone pasquale dell’arte in Emilia Romagna. Per qualsiasi informazione e per scoprire le tante offerte c’è il sito www.cittadarte.emilia-romagna.it. App gratuita su Apple store o su www.art-city.mobi .
A Piacenza i segreti del prezioso Raffaello venduto per salvare il Convento
Una mostra per scoprire i segreti di una vicenda avventurosa: la Madonna di San Sisto di Raffaello. Il quadro fu dipinto da Raffaello su committenza di papa Giulio II per il monastero delle suore benedettine di San Sisto a Piacenza. Nel 1754 però, le monache, oppresse dai debiti, dovettero cederlo al re di Polonia per 10.000 zecchini (oggi è il pezzo forte del museo di Dresda). Al suo posto c’è una copia perfetta eseguita per la chiesa. La storia del quadro è al centro della mostra “Un Raffaello per Piacenza”. Due le sedi: Palazzo Farnese (chiuso il giorno di Pasqua) e la Chiesa di San Sisto (aperta tutti i giorni). Fino al 9 giugno. Lunedì dell’Angelo in programma visita guidata: ore 15.30 ritrovo e partenza dalla chiesa di San Sisto e prosecuzione a Palazzo Farnese. Ingresso gratuito.
A Parma il pittore scandaloso che fu vietato ai minori di 18 anni
Forse il nome non vi dirà subito qualcosa, ma Paul Delvaux, belga (1897-1994), fu uno dei pittori più “scandalosi” del ‘900. Le sue mostre furono spesso vietate ai minori di 18 anni, come accadde a Ostenda nel 1962, o “sconsigliate” come alla Biennale di Venezia del 1954. E oggi che effetto fa? Si scopre alla mostra “Delvaux e il Surrealismo” ospitata alla Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma). Le sue opere sono accostate a surrealisti come De Chirico e Magritte. Tutto il Surrealismo, del resto, gli deve tanto: con i suoi quadri dei primi anni Dieci del ‘900, egli non inventa soltanto un modo di dipingere, ma anche un modo di immaginare: una vita vagamente metafisica e un po’ sospesa. Fino al 30 giugno. Aperto anche domenica e Lunedi di Pasqua. Ingresso 9 euro.
Reggio Emilia: A tu per tu con Pablo Picasso
A 40 anni esatti dalla morte di Pablo Picasso (Malaga, Spagna, 1881 – Mougins, Francia, 1973), Palazzo Magnani a Reggio Emilia espone uno dei quadri più significativi del grande maestro del ‘900. Si tratta di Femme sur un fauteuil. Buste (Donna seduta. Busto). E’ un intenso ritratto della moglie Jacqueline Huntin (olio su tela, cm 116×89) datato 1962, che testimonia l’ultima maniera di Picasso, in cui le elaborazioni del periodo cubista cedono il passo a un segno vigoroso e deciso e a colori marcati. C’è tempo fino a Lunedì di Pasqua per vederlo. Ingresso 5 euro. Sempre a Palazzo Magnani, c’è la mostra fotografica “Atmosfere sospese. Ivano Bolondi. Fotografie 1980-2012” fino al 21 aprile. Ingresso 7 euro.
Modena: L’eterna sfida fra Ferrari e Maserati alla Casa Museo Enzo Ferrari
Se siete a Modena, oltre ai monumenti del centro storico, siti Unesco, non potete perdere la Casa Museo Enzo Ferrari, costruita sul nucleo della vecchia casa natale del “Drake”. Edificio affascinante, dall’interno tutto bianco e vetrate con un cofano giallo al posto del tetto. In mostra c’è l’eterna sfida fra due colossi emiliani: Ferrari e Maserati. Una favola raccontata con l’esposizione di automobili Ferrari e Maserati che si sono sfidate sui circuiti di tutto il mondo dal 1926 al 1963. Fra queste le più famose sono la Maserati 250 F, la Maserati A6 GCS, la Ferrari 246 F1 e la Ferrari 340 MM. Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle ore 18. Il giorno di Pasqua, 31 marzo, apertura straordinaria del museo fino alle ore 19. Fino al 2 maggio. Ingresso 13 euro.
Bologna la mostra “Faccia a Faccia”
Pasqua e Pasquetta possono essere l’occasione per andare al MAMbo, il Museo d’Arte Moderna di Bologna. A Pasqua c’è ancora la mostra “Faccia a Faccia “ di Mario Ceroli. L’allestimento è un omaggio all’artista di fama internazionale, protagonista di spicco di quella nuova generazione di autori che ha rivoluzionato e rinnovato gli indirizzi del linguaggio artistico. Le 47 opere presentate al MAMbo includono alcune delle sue più celebri installazioni di grandi dimensioni, oltre a nuovi lavori. Al MAMbo lo stesso Ceroli ha fatto propri gli straordinari volumi della Sala delle Ciminiere del museo, quasi come se fosse una cattedrale, e vi ha proiettato la sua arte nello spazio. Aperto tutti giorni. Orario festivo: 12-20. Aperto anche Lunedi di Pasqua. Ingresso 6 euro.
A Ferrara “Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti”
La mostra di primavera a Palazzo dei Diamanti è dedicata a Michelangelo Antonioni (1912-2007), uno dei più grandi registi della storia. La particolarità di questa mostra è che la sua opera è messa in relazione con altri discipline artistiche. E questo avviene attraverso l’accostamento delle sue creazioni con le opere che piacevano ad Antonioni, che aveva ammirato e scelto di far apparire nei suoi film. Oggetti che aveva collezionato. Da vedere la raccolta di 47.000 pezzi, fra documenti, cimeli e oggetti personali. E l’epistolario con personaggi come Roland Barthes o Luchino Visconti. Ferrara (sito Unesco) è incantevole: perfetta per un week end romantico. Fino al 9 giugno. Ingresso 10 euro.
Ravenna “Borderline. Artisti tra normalità e follia”
Ci sono Ligabue, Basquiat, Bosch e tanti altri artisti. Cosa hanno in comune questi nomi e queste opere? Sono stati considerati durante le loro esistenze artisti maledetti, folli, o alienati. Adesso proprio a loro è dedicata la mostra “Borderline. Artisti tra normalità e follia” ospitata al MAR, Museo d’Arte della città di Ravenna. Un racconto sulle ombre e i disagi esistenziali che in fondo viviamo un po’ tutti attraverso tre sezioni con dipinti e sculture. Il termine “borderline” individua una condizione critica della modernità, antropologica, prima ancora che clinica e culturale. Occasione per scoprire Ravenna, (8 siti Unesco) Capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Aperto fino alle ore 18 (festivi: ore 19). Pasqua e Lunedì dell’Angelo aperto. Fino al 16 giugno. Ingresso 9 euro.
A Faenza l’avventurosa storia della Signoria Manfredi
Piccola città d’arte, centro storico un po’ barocco e un po’ rinascimentale, Faenza ha un museo di fama mondiale che vale il viaggio: il MIC, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Per chi vi capita a Pasqua, c’è anche un’altra bella opportunità, una mostra molto particolare al Museo Diocesano: La signoria dei Manfredi a Faenza (1313-1501). L’allestimento racconta, dopo 700 anni, la storia della Signoria dei Manfredi che ha segnato l’importante passaggio di Faenza fra l’età comunale e il Rinascimento, fino alla venuta di Cesare Borgia. La mostra rimarrà aperta fino al 30 giugno. Ingresso gratuito.
Forlì “Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre”
Si intitola “Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre” la mostra allestita nel secolare complesso dei Musei del San Domenico. Un appuntamento speciale e che sta riscuotendo grande successo fra il pubblico. La mostra offre uno spaccato di vita e di costume di quel periodo vivacissimo e pieno di fermenti fra le due guerre. Quel trentennio che va dalla fine degli anni ’10 agli anni ‘30, prolungandosi fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Il percorso mette in luce tutte le tendenze, i movimenti, le avanguardie, i protagonisti e le nuove arti: il cinema, la moda, le arti grafiche e decorative. Un periodo magico, definito dai critici “un nuovo Rinascimento”. Opere di Picasso, Carrà, Balla, Sironi, Campigli, Fontana, Guttuso e altri. Fino al 16 giugno. Ingresso 10 euro.
Rimini “Fellinianno 2013”
Vent’anni fa se ne andava Federico Fellini, (1920-1993). Il regista geniale e visionario amato in tutto il mondo. Nel 2013 la sua Rimini lo celebra con un ricco calendario di eventi denominato “Fellinianno 2013”. Prima tappa: l’esposizione del Libro dei sogni al Museo della Città. E’ un diario (il periodo va dagli anni ’60 agli anni ’90) di 500 pagine, dove Fellini annotava i propri sogni e incubi notturni, disegnandoli. Il Libro dei sogni è al piano terra del Museo. Sulle pagine gli schizzi e le invenzioni, figure, circostanze e temi che riaffioreranno nei film del Maestro. E’ suddiviso in due album, custoditi in una teca, e ogni settimana sarà esposta, a rotazione, una pagina diversa. Sfogliabile è invece la copia anastatica di entrambi i volumi e la versione digitale. Ingresso libero.
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