Nasce, in sinergia con la Regione Emilia Romagna, il primo Comprensorio Ceramico Regionale con finalità di destinazione turistica frutto di un accordo triennale tra la capitale internazionale della ceramica artistica e il distretto industriale emiliano della ceramica – Una strategia di marketing condivisa, individuazione di un calendario eventi di richiamo internazionale e coinvolgimento di tutto il territorio le basi dell’accordo – L’Assessore al Turismo Corsini: “Lungo la via Emilia, a pochi chilometri di distanza, si concentrano due eccellenze mondiali della nostra Regione, che questo accordo valorizzerà come destinazione turistica unica, in perfetta linea con la Nuova Legge sul Turismo che abbiamo recentemente varato”
La ceramica dell’Emilia Romagna, dalla maiolica artigianale faentina di fama internazionale al più importante distretto ceramico industriale del mondo, quello di Sassuolo, diventa prodotto turistico.
E lo fa all’insegna della Via Emilia, brand turistico regionale, vero e proprio trait d’union delle eccellenze emiliano romagnole, dal Food alla Motor Valley, passando per Città d’Arte, cultura e Wellness.
I Comuni di Faenza e Sassuolo firmano, in sinergia con la Regione Emilia Romagna, un accordo triennale per la nascita e valorizzazione del Comprensorio Ceramico Regionale come destinazione turistica.
L’accordo -sottoscritto dal vice sindaco di Faenza, Massimo Isola, e dal vice sindaco di Sassuolo, Maria Savigni- prevede una collaborazione strategica tra le due realtà, finalizzata all’affermazione di un “cluster” regionale della ceramica, attraverso una comune strategia coordinata di marketing territoriale. Oltre ad individuare un calendario di eventi di livello internazionale e forte richiamo turistico -ma anche economico-imprenditoriale- nei territori coinvolti, i Comuni capofila dell’accordo si impegnano a dialogare con il settore della ricerca e dell’alta formazione, al fine di condividere comuni linee di sviluppo del settore ceramico a livello tecnologico, artistico e di design. Non solo, i due comuni capofila coinvolgeranno e coordineranno i territori interessati dal progetto, gli operatori turistici e le strutture museali ed espositive, e potranno ampliare la partecipazione ad altre realtà che abbiamo caratteristiche adeguate per l’adesione al comprensorio.
L’accordo interessa una realtà che, tra il distretto ceramico di Sassuolo e quello romagnolo tra Faenza e Imola conta 93 aziende, che occupano 17.700 dipendenti con un fatturato annuo di 4,6 miliardi di euro.
«Lungo la via Emilia, a pochi chilometri di distanza -sottolinea l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini- si concentrano due eccellenze mondiali della nostra Regione, il fascino millenario dell’antica arte maiolica faentina e le avveniristiche tecnologie del polo ceramico di Sassuolo. L’accordo presentato oggi costituisce il primo, importante passo per la valorizzazione di queste eccellenze come destinazione turistica unica, in perfetta linea con la Nuova Legge sul Turismo che abbiamo recentemente varato. Un accordo che permetterà ai nostri ospiti di vivere esperienze indimenticabili: assistere dal vivo alla nascita di una preziosa maiolica o vedere all’opera una moderna pressa che crea con precisione chirurgica lastre ceramiche di grandissime dimensioni. Senza dimenticare il viaggio nella storia offerto dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, le visite agli atelier artistici o il racconto della ceramica industriale offerto dai musei aziendali sassuolesi. E, ad arricchire questa esperienza, ci sono l’inimitabile tavola emiliano romagnola, in suggestivi paesaggi tra la Romagna e l’Emilia, e la tradizionale vocazione all’ospitalità della nostra gente».
Le eccellenze del nuovo distretto ceramico turistico tra Faenza e Sassuolo
Tecnologia e artigianato, design industriale e antica manifattura, il neonato polo turistico ceramico emiliano romagnolo aprirà ai turisti le porte di tante e diverse realtà, dalle 30 botteghe ceramiche artigiane agli altrettanti atelier di artisti del faentino, passando per il Museo della Ceramica allestito nel Castello di Spezzano nel modenese (con la sezione multimediale “Manodopera” che racconta degli uomini e delle donne che hanno fatto la storia della ceramica modenese), passando per Il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, insignito dall’Unesco del titolo di Testimone di Cultura di Pace e “custode” di 60.000 reperti di ogni epoca. Oltre ai musei privati dedicati agli artisti faentini, dal Museo Carlo Zauli a quello delle Ceramiche Gatti, passando per il Museo Tramonti, e contemplando eccellenze storico culturali come Palazzo Ducale di Sassuolo, il nuovo circuito turistico comprenderà anche le due rotonde realizzate a Casalgrande (Mo) dagli architetti di fama mondiale Kengo Kuma e Daniel Libeskind. La prima è una suggestiva “quinta” muraria ottenuta dall’assemblaggio di 1.052 lastre ceramiche di un bianco purissimo, il cui aspetto varia secondo la posizione dell’osservatore. L’opera di Libeskind, interamente rivestita con speciali lastre in grès porcellanato caratterizzate da un motivo frattale a rilievo, si sviluppa invece in verticale con una spirale che raggiunge i 25 metri di altezza.
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