La storica rivista ha pubblicato un reportage dedicato a Rimini dal titolo “Come scoprire Rimini, città italiana di mare, al di là delle spiagge” – Il servizio è stato pubblicato sulla versione online che raggiunge 23 milioni di visitatori unici di audience globale ogni mese – La firma è del giornalista Duncan Craig che ha partecipato al viaggio stampa di Apt Servizi Emilia-Romagna dal 14 al 17 maggio – Craig ha cercato la vera anima di Rimini e l’ha trovata “al dì là della spiaggia” – La vera Rimini -sottolinea Craig- è quella con radici millenarie, fondata dai Romani, la città con arte e bellezze rinascimentali e con tanta poesia come quella che si sprigiona a Borgo San Giuliano
2 ottobre 2024 – “E’ dal 1800 che i turisti arrivano in massa a Rimini per i suoi meravigliosi 15 chilometri di spiaggia, ma è all’interno che troverete la vera anima della città”.
Così scrive, nel numero di ottobre, la storica rivista National Geografic (fondata nel 1888) in un servizio dedicato a Rimini. Il reportage dal titolo “Come scoprire Rimini, città italiana di mare, al di là delle spiagge” è stato diffuso sulla versione online (23 milioni di visitatori unici di audience globale ogni mese). L’autore è Duncan Craig che ha partecipato al viaggio stampa organizzato da Apt Servizi Emilia-Romagna dal 14 al 17 maggio. Craig ha deciso di cercare la vera anima di Rimini e l’ha trovata al dì là della spiaggia. Il messaggio – come si legge in un passaggio – è proprio questo: “la gente viene qui per la spiaggia e poi scopre Rimini”.
Per prima cosa il giornalista inglese è andato ad ammirare l’arenile, considerato dagli italiani il più bello in Italia. Ma è solo dopo, camminando per la città in compagnia di una guida turistica locale, che arriva a cogliere la vera Rimini: non quella notturna delle discoteche (come spesso si pensa all’estero), ma quella con radici millenarie, fondata dai Romani, la città con affreschi e palazzi rinascimentali. Ancora oggi piena di monumenti dell’epoca. Come l’Arco di Augusto, il Ponte di Tiberio che “simboleggiano la potenza militare e ingegneristica dell’Impero Romano, eppure fanno parte della vita quotidiana. Osservo ciclisti in infradito pedalare con nonchalance sotto l’Arco di Augusto”. O l’affascinante Domus del Chirurgo scoperta per caso nel 1989. “Forse i viaggiatori di oggigiorno potrebbero sottovalutare Rimini, ma i Romani non l’hanno mai fatto” chiosa Craig.
Dopo l’esperienza gastronomica con piadina e tagliolini ai frutti di mare, Craig si avvia nel labirinto di piccole case amorevolmente curate e color pastello di Borgo San Giuliano, dove avvista più di un murales dedicato a Federico Fellini.
“Se c’è un luogo – scrive – che simboleggia la rinascita tranquilla e in gran parte invisibile di Rimini degli ultimi anni, è proprio questo ex quartiere di pescatori”. Ed è così che arriva alla conclusione: “Il gelsomino profuma l’aria mite della sera. Le risate e il tintinnio dei bicchieri delle enoteche lungo la strada mi seguono lungo le stradine acciottolate. Gli ombrelloni e i lettini di Rimini improvvisamente sembrano lontani”.
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02 Ottobre 2024