La post-avanguardia a Bologna con Marcel Broodthaers, la grande scultura del Novecento a Forlì con Wildt, fino alle grandi stelle della storia dell’arte a Rimini – E’ davvero un momento d’oro per le mostre in Emilia Romagna – Da Piacenza a Rimini, lungo la via Emilia, ecco un tour di appuntamenti d’arte non banali e stimolanti – Per chi vuole abbinare anche il soggiorno, c’è la possibilità di pacchetti tutto incluso a tariffe convenienti – Info sul sito www.cittadarte.emilia-romagna.it
E’ davvero un momento d’oro per le mostre lungo la via Emilia. Al Mambo di Bologna c’è il raffinato Marcel Broodthaers, allievo di Magritte, maestro della post-avanguardia. A Forlì brilla l’esposizione dedicata a Wildt, uno dei geni della scultura del Novecento. Per non parlare di Rimini dove a Castel Sismondo si srotola una mostra impressionante per numero di artisti: da Vermeer a Kandisky, da Raffaello a Van Gogh, tanto per citare solo alcuni fra le 80 opere provenienti da 30 musei fra i più famosi del mondo. Per chi vuole abbinare anche il soggiorno, ci sono pacchetti tutto incluso a tariffe convenienti. Info sul www.cittadarte.emilia-romagna.it.
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A Bologna la post-avanguardia di “Marcel Broodthaers. L’espace de l’écriture”
Intelligente e stimolante è la mostra in corso (fino al 6 maggio) a Bologna al Mambo, il Museo di Arte Moderna della città. Il protagonista è Marcel Broodthaers, artista belga, allievo di Magritte. Un nome forse non immediatamente conosciuto al grande pubblico, ma considerato un artista geniale e straordinario: basta guardare le sue opere per esserne subito affascinati. Broodthaers, una delle figure più rivoluzionarie ed influenti del Novecento, è ancora oggi imprescindibile per comprendere lo sviluppo delle ricerche artistiche e teoriche degli ultimi decenni. La mostra “Marcel Broodthaers. L’espace de l’écriture” è la prima retrospettiva completa in Italia dedicata all’artista belga, a cura di Gloria Moure. Le opere scelte, oggetti, stampe fotografiche, incisioni, diapositive, edizioni, libri, installazioni e film, realizzate tra il 1968 e il 1975, disegnano spazi pieni di liriche suggestioni di ordine estetico e percettivo, a cominciare dai suoi lavoro più famosi: Salle Blanche e Un jardin d’hivér.
Fino al 6 maggio 2012. Martedì, mercoledì e venerdì 12.00-18-00; giovedì, sabato, domenica e festivi 12.00 -20.00; Lunedì chiuso. Ingresso 6 euro
A Piacenza l’Avanguardia artistica del Novecento “1960-2010 tra progetto e simbolo, retrospettiva dedicata a Giuliano Mauri”
Varrebbe già da solo il viaggio a Piacenza, la visita a Palazzo Farnese (1558), reggia-castello con pochi pari in Italia. Il castello è immenso: tre piani, scaloni, sale decorate, diversi musei, la Pinacoteca con un prezioso Tondo di Botticelli. Adesso per di più ospita una mostra raffinata: quella dedicata a Giuliano Mauri (Lodi 1938-2009), esponente delle avanguardie artistiche italiane del novecento. In questa cornice affascinante sono esposte 20 sculture di grandi dimensioni, numerosi progetti di installazioni e una ricca documentazione fotografica delle opere ambientali, l’ultima delle quali – La Cattedrale vegetale – realizzata postuma, nel 2010. La sua visione del rapporto arte-natura, lo porta alla ricerca di una relazione armoniosa con il paesaggio e alla scelta di servirsi del legno, della terra e di altri materiali organici come unici strumenti di realizzazione.
Fino al 10 marzo 2012. Martedì – sabato – 16-19, domenica 10.30 -12.30.
A Parma “Divina Commedia. Le visioni di Doré, Scaramuzza, Nattini”
Come interpreta la Divina Commedia un artista? Come si traduce un’allucinazione dello spirito o una dimensione angelica? E’ questo il filo conduttore della mostra in arrivo a Parma, nelle sale della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (dal 31 marzo al 1° luglio 2012). L’appuntamento è dunque proprio con Dante attraverso le visioni di Doré, Scaramuzza, Nattini. Ecco allora incubi, angosce, ma anche estasi inarrivabili. Le opere in mostra sono di nomi famosi: quelle dei più grandi illustratori di sempre della Divina Commedia. Il risultato è affascinante: mille suggestioni e un grande salto del cuore: dalle tenebre infernali alla luce paradisiaca. La mostra, curata da Stefano Roffi, offre al pubblico un forte coinvolgimento visivo quanto emotivo e spirituale.
Dal 31 marzo al 1 luglio 2012. Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma). Martedì – venerdì 10-18 – sabato e festivi 10-19. Lunedì chiuso. Ingresso: 9,00 euro valido anche per le raccolte permanenti.
A Reggio Emilia “Incanti Di Terre Lontane. Hayez, Fontanesi e la pittura italiana tra Otto e Novecento”
A Palazzo Magnani, palazzo fastoso di Reggio Emilia, ecco la retrospettiva dedicata alla più bella pittura italiana del XIX secolo con artisti famosi a livello internazionale. Un nome per tutti: Francesco Hayez (1791-1882), celebre per la sua opera “Il Bacio”, ma anche come ritrattista di tutti gli uomini più importanti del momento. Ecco allora che a Reggio Emilia si possono ammirare i famosi ritratti che Hayez fece a Gioacchino Rossini, Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni. Ma ci sono in mostra anche gli splendidi paesaggi- esotici – harem, hammam, minareti – realizzati da Antonio Fontanesi (1818-1882), pittore e incisore nativo di Reggio Emilia, insieme a una vera rarità: tre dipinti, tra cui uno non ultimato e alcuni disegni a matita. Preziose e rare testimonianze raccolte per la prima volta in una mostra.
Fino al 29 aprile 2012. Martedì-venerdì 10-13 e 15,30-19; sabato e festivi 10-19. Ingresso 9 euro.
A Modena “Decimo Parallelo Nord – Fotografia contemporanea da India e Sudamerica”
Cosa sa ognuno di noi delle due più grandi aree emergenti del momento, cioè India e Sudamerica? Uno sguardo, anzi cento sguardi, ce li regala questa mostra di Modena cento opere – tra video, fotografie, animazioni e installazioni – realizzate da 21 artisti. L’iniziativa è della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che offre adesso al pubblico le sue recenti acquisizioni della collezione internazionale di fotografia contemporanea, video e film d’artista. Le aree geografiche esplorate sono India e Sudamerica, continenti agli antipodi idealmente collegati dal decimo parallelo geografico, che ne delimita l’inizio – Madurai 9°55N e la fine Caracas 10°30N. La mostra presenta una pluralità di sguardi in grado di restituire la varietà culturale, naturale, storica e artistica che caratterizza le due zone, sottolineando punti di forza e criticità dell’una e dell’altra.
Dal 18 febbraio al 29 aprile. Ex ospedale Sant’Agostino
Martedì- venerdì 11-13 e 15-19 sabato e festivi 11-20- Aperture straordinarie: lunedì 9 aprile e mercoledì 25 aprile. Ingresso: gratuito.
A Ferrara il fascino della Spagna di “Sorolla: Giardini di luce”
Apre il 17 marzo la prossima grande mostra di Palazzo dei Diamanti a Ferrara. I presupposti per incantare il pubblico ci sono tutti. Il protagonista è Joaquín Sorolla (1863–1923), straordinario interprete della pittura spagnola moderna per la prima volta al centro di un allestimento in Italia. Esponente di spicco della Belle Epoque, celebrato ritrattista accanto a Sargent e Boldini, Sorolla è oggi considerato una delle personalità più affascinanti del panorama artistico spagnolo in quel periodo cruciale, tra Ottocento e Novecento, segnato dalla diffusione delle poetiche impressioniste e simboliste. Ferrara Arte rende omaggio al maestro valenciano dunque con questa mostra organizzata in collaborazione con il Museo de Bellas Artes dell’Alhambra di Granada e il Museo Sorolla di Madrid, che la ospiteranno dopo l’esordio italiano. L’esposizione mette a fuoco un momento cruciale della parabola creativa del pittore: gli anni della piena maturità e le opere nate dalla fascinazione per il tema del giardino e dall’incontro con l’Andalusia.
Dal 17 marzo al 17 giugno. Lunedì – domenica 9-19. Ingresso 10 euro.
A Ravenna “Miseria e splendore della Carne. Caravaggio Courbet Giacometti Bacon…Testori e la grande pittura europea”
E’ sempre un piacere ritrovarsi a Ravenna, città Patrimonio dell’Umanità (ci sono la bellezza di 8 siti Unesco: i mosaici bizantini e paleocristiani più affascinanti del mondo). In questo periodo poi si apre la mostra dedicata a Giovanni Testori (1923-1993) al MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna. Pittore, drammaturgo, giornalista ma soprattutto storico e critico d’arte, Giovanni Testori si è distinto per la sua lontananza da facili compromessi. La mostra si articola in diverse sezioni, ognuna dedicata a un particolare periodo della storia dell’arte, studiato dal critico e agli artisti da lui amati. Ecco allora gli scritti su Manzù e Matisse, gli approfondimenti sulla pittura di realtà del ‘500 e del ‘600, i “manieristi” lombardo piemontesi accompagnati da Caravaggio, sua grande passione, passando attraverso gli artisti della Nuova Oggettività e i Nuovi Selvaggi. Di ognuno di questi artisti saranno esposte diverse opere, in alcuni casi quelle stesse scelte e possedute da Testori.
Dal 12 febbraio al 17 giugno. Martedì- venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19. Dopo il 1 aprile fino alle ore 21. Ingresso 9 euro.
A Forlì “Wild. L’anima e la forma tra Michelangelo e Klimt”
Annunciata come uno degli eventi dell’anno, ecco a Forlì la mostra dedicata ad Adolfo Wildt, definito il “Genio dimenticato del Novecento”. Wildt (Milano 1868–1931), riscoperto negli ultimi tempi, è uno dei protagonisti della scultura europea del Novecento. A ricollocarlo nella sua giusta dimensione è stato il crescente interesse da parte del grande collezionismo internazionale e la sua presenza in mostre di particolare rilievo organizzate dai maggiori musei del mondo. Partendo dall’eccezionale nucleo di opere conservate a Forlì, dovute al mecenatismo della famiglia Paulucci di Calboli, sono stati aggiunti ulteriori straordinari capolavori così da ricostruire percorso della sua produzione sia scultorea, sia grafica. Splendido anche il contenitore: il nuovo Complesso del Convento di San Domenico. Le sculture sono state collocate nelle grandi sale che costituirono la biblioteca del Convento e al piano terra. La mostra è ideata e realizzata dalla Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì con il Comune di Forlì e i Musei San Domenico. Da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 19.00- Sabato, domenica e giorni festivi dalle 9.30 alle 20.00. Lunedì 9 e 30 aprile apertura con orario festivo. La biglietteria chiude un’ora prima. Fino al 17 giugno. Ingresso 10 euro
A Faenza “La scultura ceramica all’epoca di Adolfo Wildt”
In concomitanza alla mostra dedicata a Wildt ai Musei di San Domenico di Forlì il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza offre al pubblico un percorso collegato agli artisti del suo tempo. Adolfo Wildt fu un artista che si confrontò con i movimenti artistici tra fine Otto e inizio Novecento (dal Simbolismo all’ Art Nouveau, al Futurismo). Le collezioni del XX secolo del Museo di Faenza offrono così la possibilità di mettere a confronto le opere di artisti che collaborarono direttamente con Wildt. Si va dalle opere di Lucio Fontana, al Liberty di Galileo Chini, dai contemporanei Giò Ponti, Anselmo Bucci fino agli esatti opposti in termini di personalità, i futuristi con Giacomo Balla, Benedetta e Filippo Tommaso Marinetti al momento della loro esperienza ceramica faentina (1928-29).
Per l’occasione grandi e piccoli possono iscriversi a i laboratori del Mic per sperimentare, giocare e conoscere alcune esperienze dell’arte e della ceramica italiana.
Fino al 17 giugno. Martedì – venerdì ore 10-13,30; sabato e festivi 10-17.30. Ingresso: 8 euro, ridotto 5 euro (con biglietti della mostra di Forlì).
A Rimini “Da Vermeer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo”
Un’immensa lezione di storia dell’arte a cielo aperto. Così è stata concepita e progettata dal curatore Marco Goldin, la mostra di Rimini a Castel Sismondo “Da Vermeer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo”. E già ai primi passi in questo possente castello dei Malatesta in centro città, si avverte che l’ambizioso obiettivo è stato centrato. L’esposizione attraversa tutta la storia dell’arte non solo d’Italia, ma di tutt’ Europa in un arco di tempo che va dal Cinquecento al Novecento. In altre parole, un evento unico nel suo genere. Con una profusione di nomi, di artisti, di opere da far impallidire i più corposi manuali di storia dell’arte. Quanto ai numeri: un’ottantina le opere esposte, 30 i musei tra i più famosi del mondo che hanno concesso i propri titoli, nove le sezioni del percorso. Fra i nomi di grandi artisti presenti, troviamo Raffaello, Mantegna, Tiziano, Velasquez, Canaletto, Goya, Poussin, Monet, Van Gogh, Rembrandt, Vermeer, Turner, Kandinsky, Picasso… Contemporaneamente alla mostra di Castel Sismondo, si svolge a San Marino la mostra “Da Hopper a Warhol, pittura americana del XX secolo a San Marino”. Si tratta, anche in questo caso, di un evento di prestigio: riunisce 25 capolavori dell’arte americana del Novecento da Andy Warhol a Jackson Polloc.
Fino al 3 giugno 2012. Lunedì-venerdì 9 – 19. Sabato e domenica: 9 – 20. Ingresso: 11 euro.
17 Febbraio 2012