Il vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi ha incontrato il campione europeo di sleddog Andrea Marcenaro: “L’Appennino punti su questa innovativa forma di turismo”
Sleddog è un termine americano (la fusione dei termini sled, slitta, e dog, cane) che significa ‘slitta trainata da una muta di cani’. Oggi si utilizza ancora lo sleddog come mezzo di trasporto, ma è diventato soprattutto uno sport dove Siberian Husky o altre razze di cani nordici vengono considerati veri e propri atleti che corrono instancabilmente anche distanze che superano i 200 chilometri al giorno. La parola sleddog sta diventando sempre più familiare anche ai reggiani. Nel mese di marzo, con grande successo, l’associazione dilettantistica Snow Dog, con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, ha infatti trovato nel circuito del lago Pranda, a Cerreto Laghi, il luogo ideale per organizzare escursioni individuali e collettive aperte a tutti, nella massima sicurezza.
In febbraio la Pro Loco di Miscoso (Ramiseto) ha organizzato una grande attraversata del crinale coni cani da slitta. L’iniziativa, chiamata “Balla coi Lupi”, ha raccolto quindici equipaggi in una iniziativa non competitiva che ha avuto vasta risonanza nei mezzi di
comunicazione.
Ma forse non tutti sanno che la nostra provincia ospita anche uno dei massimi campioni di questa disciplina affascinante e durissima, se fatta a livello agonistico: Andrea Marcenaro di Villa Minozzo, un operaio trentenne anni che da tempo si è imposto in
innumerevoli competizioni, tra cui campionato italiano e campionato europeo.
Nei giorni scorsi Il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi, incontrando Andrea Marcenaro si è complimentato con il campione e ha promesso il suo interessamento, anche nelle vesti di presidente dell’Unione di prodotto Appennino e Verde, per aiutare Marcenaro a coronare il suo sogno: trasformare la passione per lo sleddog, che ora deve convivere con gli impegni lavorativi, in una vera attività professionale autonoma
che introduca nel Reggiano questa innovativa forma di turismo. Le premesse ci sono, considerato che i cani da slitta sono animali eccezionali che possono abbinarsi al trekking e perfino alla bicicletta e, con opportuna trasformazione delle slitte, in tutte le stagioni
consentono tranquille escursioni lungo le praterie e i sentieri del nostro bellissimo Appennino.
11 Aprile 2012