Conclusa la stagione invernale l’Appennino dell’Emilia Romagna guarda all’estate – “Le scelte e strategie per promuovere l’Appennino si stanno rivelando vincenti – spiega Pierluigi Saccardi, presidente Unione Appennino e Verde – Per la stagione estiva tante le novità e i progetti”- A Parma l’Osservatorio dell’Unione Appennino e Verde Emilia Romagna – Tutte le informazioni su www.appenninoeverde.it
Dopo una brillante stagione invernale l’Appennino dell’Emilia Romagna guarda all’estate. “Le scelte e le strategie per promuovere l’Appennino si stanno rivelando vincenti – ha spiegato il presidente dell’Unione Appennino e Verde Pierluigi Saccardi – Per la stagione sono state tante le iniziative di successo. Ospitalità eccellente e prezzi competitivi in tutte le stagioni ci hanno contraddistinto. Guardiamo avanti per migliorare ulteriormente”. Nell’ambito dell’Osservatorio 2011, presentato oggi dall’Unione Appennino e Verde a Parma, nella sede della Provincia, agli operatori del settore turistico sono state date indicazioni sulla tendenza della stagione estiva appena incominciata. Dopo Cimone, Cerreto e Corno alle Scale sono stati analizzati i dati riguardanti l’Appennino parmense. Emerge chiaramente che gran parte dei flussi turistici che interessano le località dell’Appennino provengono dalla stessa Emilia Romagna e dalle regioni confinanti quali Toscana, Marche, Liguria e Lombardia, ed in misura minore dal Lazio. In particolare si è parlato della presenza degli stranieri e delle motivazioni delle loro vacanze. Per quanto riguarda la percentuale di questi ospiti varia – a seconda della destinazione – tra il 3% ed il 10% delle presenze complessive; si tratta di ospiti che – a livello generale – provengono in gran parte da Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia e, in misura minore, da Belgio e Svizzera. In generale, la clientela nella stagione estiva, sia essa italiana o straniera, è prevalentemente individuale ed è composta in quota prioritaria da nuclei famigliari e da senior, ma anche da coppie e sportivi. “Questa tendenza, clientela individuale e scarsa presenza di gruppi e clientela gestita dal sistema dell’intermediazione commerciale – ha spiegato Pierluigi Saccardi, presidente dell’Unione Appennino e Verde – è condizionata anche dalle dimensioni piuttosto ridotte di buona parte delle strutture ricettive presenti. Per gli italiani la motivazione primaria per una vacanza in Appennino è da riscontrare nella ricerca di luoghi di relax, compatibili con il proprio desiderio di vacanze; segue poi la possibilità di scoprire luoghi e di visitare ciò che il territorio offre nella sua complessità. Diverse le motivazioni primarie degli ospiti stranieri, che sono attratti dalla combinazione dell’elemento natura con quello culturale, ed a seguire dalla tipicità del luogo, anche enogastronomia”.
Per la stagione estiva dall’Osservatorio è stato rilevato inoltre la probabilità di una riduzione del periodo di vacanza con un soggiorno concentrato solo nei fine settimana; l’aumento della domanda di alloggi in luoghi a contatto con la natura, l’incremento delle richieste di country lodge con servizio benessere, di alto livello, nei pressi dei piccoli centri; l’aumento delle richieste di vacanze che integrano salute e forma fisica (dalle opzioni di benessere alle attività sportive slow); maggior interesse per quelle destinazioni che rendono più fruibile il patrimonio naturale, ma al contempo lo preservano.
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28 Giugno 2011