Il turismo termale dell’Emilia Romagna sarà presente dal 26 al 28 novembre alla fiera “Italia Terme e Benessere” di Lucca – In aumento nei primi sei mesi del 2010 la clientela benessere nel 25 centri termali regionali – L’anno scorso il settore ha registrato oltre 350mila arrivi e un fatturato che ha sfiorato i 100 milioni di euro
L’offerta termale dell’Emilia Romagna si presenta dal 26 al 28 novembre a Lucca in occasione della rassegna fieristica “Italia Terme e Benessere”.
Uno stand di 32 metri quadrati ospiterà cinque soci che fanno parte dell’Unione Prodotto Terme: Consorzio Riccione Terme e Benessere, Grand Hotel Terme Astro (Tabiano), RiminiTerme, Romagna Fulltime (Forlì), Terme di Riolo.
Secondo l’Osservatorio sul Termalismo e sul Turismo della Salute pubblicato dal Consorzio Termale dell’Emilia Romagna (Coter) dopo i positivi risultati del 2009 le Terme dell’Emilia Romagna hanno fatto registrare buone performance anche nel primo semestre 2010. Nonostante la delicata congiuntura economica, infatti, i 25 centri termali presenti regionali che aderiscono all’Unione di Prodotto Terme Salute e Benessere hanno visto un ulteriore aumento della clientela benessere.
Nel 2010, rispetto al semestre dell’anno precedente, la clientela benessere – che costituisce sempre più una fetta interessante di mercato – è passata dal 28% del totale degli arrivi a una incidenza del 29%: un aumento che si ripete ormai da diverse stagioni. Considerando poi la tendenza di medio periodo la clientela benessere è passata dal 17% del 2005 al 29% del 2010.
Per quanto riguarda la composizione della clientela c’è un forte aumento di chi pernotta nelle località termali: nell’ultimo biennio, infatti, il peso di questa clientela è aumentato, passando dal 45,6 al 58% grazie anche ai pacchetti predisposti dai soci dell’Unione Prodotto Terme.
Sono poi rilevanti (dati Coter) i numeri e il peso del settore termale in Emilia Romagna. Nel 2009 gli arrivi sono stati oltre 350.000 (+0,7 rispetto al 2008) con un fatturato che ha sfiorato i 100 milioni di euro e una ricaduta sul territorio pari a 745 milioni di euro.
“Oggi – afferma il Presidente dell’Unione Prodotto Terme Iglis Bellavista – chi sceglie le Terme dell’Emilia Romagna è attratto dall’alta professionalità e dall’innovazione che contraddistingue i centri termali sul territorio e un cliente su quattro frequenta le Terme emiliano romagnole senza alcuna convenzione sanitaria”. Per vincere la sfida con il futuro –precisa Bellavista – una delle strade da battere è quella della vacanza benessere. E’ per questo che, oggi, in Emilia Romagna le Terme si presentano sul mercato come vere e proprie destinazioni turistiche offrendo grande attenzione alla salute e il benessere e luoghi piacevoli, immersi nel verde, in grado di offrire splendidi percorsi d’arte, enogastronomia di qualità e circuiti sportivi”.
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24 Novembre 2010