Il mensile tedesco di enogastronomia e viaggi Der Feinschmecker (tiratura 58.172 copie, diffusione 665.607 lettori) nel numero di novembre 2024 dedica un ampio servizio a Bologna, descritta come “una città per banchettare: tortellini, mortadella e burro fuso sono i protagonisti del capoluogo emiliano romagnolo, insieme ad alberghi eleganti” – L’articolo è firmato dal giornalista Georges Desrues, che dal 5 al 6 luglio scorsi ha preso parte a un educational tour a cura di APT Servizi Emilia-Romagna in collaborazione con Bologna Welcome
14 novembre 2024 – La principale rivista tedesca di enogastronomia e viaggi Der Feinschmecker (tradotto “Il Buongustaio”), pubblicazione mensile con una tiratura di 58.172 copie e una diffusione di 665.607 lettori, nel numero di novembre 2024 dedica un ampio servizio a Bologna, raccontata come “una città tutta da gustare: tortellini, mortadella e burro fuso sono i protagonisti del capoluogo emiliano romagnolo, insieme ad alberghi eleganti”. Il titolo del servizio è “Bologna” ed è firmato dal giornalista Georges Desrues, ospite dal 5 al 6 luglio di un educational tour a cura di APT Servizi Emilia-Romagna, in collaborazione con Bologna Welcome.
Il reporter ha fatto un resoconto della città, descritta attraverso una selezione di locali, come una pasticceria, un laboratorio di mortadella artigianale, hotel di alta gamma e naturalmente ristoranti del centro storico che servono piatti di eccellenza, tra pasta fatta in casa, tortellini lavorati a mano, formaggi di nicchia e altre squisitezze, tutti caratterizzati da un’atmosfera accogliente. Nell’articolo una sezione è dedicata alle “esperienze” da vivere a Bologna: la visita alla Basilica di Santo Stefano, “un complesso romanico e un labirinto di cappelle, chiostri, colonne e cripte”, i laboratori, le macellerie e paninoteche dove gustare la mortadella, visto che “la mortadella sta a Bologna come il Weißwurst sta a Monaco”, la visita a un forno pasticceria del centro, dove trovare “pane, dolci, pasta fatta in casa di altissima qualità, insieme a biscotti e torte in bellissime scatole e barattoli d’epoca”.
Infine il giornalista ha selezionato tre hotel eleganti del centro, dove rilassarsi nel cuore di una città connotata da uno spirito vitale e in costante evoluzione e che sa coniugare una ricca tradizione culinaria alla sperimentazione, il tutto mantenendo invariato il suo carattere ospitale. Il giudizio finale si sintetizza in una sola parola: “Benissimo”.
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