Rimini, 4 febbraio 2024 –
Dopo aver inaugurato la 44a edizione della borsa milanese, il Ministro Santanchè ne ha visitato i padiglioni e, di passaggio allo stand dell’Emilia-Romagna, ha ricevuto, incorniciata e con i saluti della figlia di Secondo Casadei, Riccarda, la copia del manoscritto originale della canzone, composta da nel 1954 dallo “Strauss della Romagna”.
Alla sua pubblicazione il successo di Romagna Mia fu immediato e dirompente. Il motivo, semplice ed orecchiabile, conquistò presto l’affetto della gente, e raggiunse la popolarità grazie a tutte le orchestre che lo inserirono nel loro programma, ai juke box, alle trasmissioni di Radio Capodistria (ascoltatissima su tutta la Costa Adriatica) e grazie anche ai turisti italiani e stranieri che soggiornavano in Riviera e acquistavano il disco portandolo a casa. Secondo Casadei, dopo il durissimo periodo del dopoguerra, grazie a questa canzone conquistò uno straordinario successo in tutta Italia, tanto che durante gli anni 60 tenne con la sua orchestra più di 370 concerti all’anno (a volte due in uno stesso giorno).
Intanto è già partita la corsa per la proposta di candidatura del Liscio (genere musicale caratterizzato da un’esecuzione veloce, generalmente eseguita con l’uso di strumenti quali violino, clarinetto in do, sassofono, fisarmonica e batteria) nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco da parte della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con gli Enti locali e gli operatori del territorio. È stato realizzata “Vai Liscio”, una piattaforma aperta alla collaborazione di tutti per promuovere il Liscio. Si tratta di un progetto di monitoraggio e valorizzazione di questa tradizione popolare. L’obiettivo è raccogliere notizie, video, fotografie, documenti e curiosità di quest’immenso patrimonio, in modo da sostenere ulteriormente la sua candidatura a Patrimonio Immateriale Unesco (www.vailiscio.it).
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