A ottobre, la stampa francese esalta il Patrimonio culturale e gastronomico dell’Emilia-Romagna in tre articoli a diffusione internazionale – I Mosaici bizantini di Ravenna, città UNESCO e le preziose ceramiche di Faenza protagonisti nell’articolo del giornalista Jean Tiffon del 19 ottobre su “Le Figaro” (oltre 23.5 milioni di visitatori unici mensili) dal titolo: “En Italie, entre Ravenne et Faenza, voyage précieux au pays de la mosaïque” – Ravenna e i suoi Mosaici in primo piano anche nella guida del sito Guide Routard (2.3 milioni di visitatori unici), dal titolo: “Ravenne, capitale mondiale des mosaïques”–Infine, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop e Casa Maria Luigia, roccaforte dello chef 3 stelle Massimo Bottura, al centro dell’articolo di Pierre de Gasquet dal titolo: “Le vinaigre balsamique, l’or noir si convoité de Modène”, il 17 ottobre sulla testata “Les Echos” del gruppo LVMH (oltre 4 milioni di visitatori e 125mila copie vendute)
20 ottobre 2023 – Ravenna, città UNESCO e Capitale del Mosaico e Faenza (Ra), “Regina” delle Ceramiche e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, vanto della cultura enogastronomica dell’Emilia-Romagna, nel mese di ottobre sotto i riflettori di prestigiose testate francesi.
Il viaggio artistico e culturale parte da Ravenna e Faenza, protagoniste nell’articolo del giornalista Jean Tiffon pubblicato il 19 ottobre sul sito del quotidiano francese “Le Figaro” (primo sito web di informazione con oltre 23.5 milioni di visitatori unici mensili), dal titolo: “En Italie, entre Ravenne et Faenza, voyage précieux au pays de la mosaïque” (“In Italia, tra Ravenna e Faenza, un prezioso viaggio nella terra dei mosaici”).
Il reportage è frutto di un educational organizzato da APT Servizi Emilia-Romagna nella primavera di quest’anno.
Partendo da Ravenna, nel cuore della Romagna, il reporter ne esalta l’antica storia. La città che dal 402 d.C. detiene lo status di “Capitale dell’Impero romano d’Occidente”, deve gran parte della sua identità culturale alla ricca presenza di Mosaici. “Si trovano ovunque- sottolinea il giornalista – nelle case, nelle chiese, nelle cappelle e persino per le strade”. E prosegue: “dal 2009, la città ospita “Ravenna Mosaico”, una biennale d’arte dedicata alle mosaici”. Tiffon decanta questo Patrimonio unico citando anche i Musei che valorizzano questa antica arte, il TAMO e il MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna, che attualmente presenta una nuova esposizione delle collezioni di mosaici contemporanei. Per non parlare delle botteghe storiche e atelier di mosaicisti locali, come Anna Fieta e Barbara Liverani, che presentano ai visitatori il loro lavoro e propongono laboratori dove creare il proprio mosaico.
A 40 km da Ravenna, Faenza, la città natale della pregiata ceramica. Opere di straordinario valore si possono trovare, sottolinea il giornalista, nel Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC), dove sono esposte ceramiche provenienti da tutto il mondo. Degno di nota anche Palazzo Milzetti, Museo Nazionale dell’età neoclassica in Romagna a Faenza “capolavoro dell’epoca neoclassica con decorazioni pittoriche straordinarie”. Anche a Faenza, prosegue Tiffon, il visitatore può incontrare laboratori di ceramisti, tra cui il famoso “Ceramica Gatti”. Per un approfondimento sulle ceramiche faentine, c’è il Museo Carlo Zauli, dedicato all’omonimo artista, tra i più grandi ceramisti italiani nato e morto a Faenza.
Ancora Ravenna e i suoi Mosaici, nella guida completa del sito Guide Routard, (a “Lonely Planet” francese di chi viaggia con zaino in spalla e in modo indipendente (2.3 milioni di visitatori unici), dal titolo: “Ravenne, capitale mondiale des mosaïques” (“Ravenna, Capitale mondiale del Mosaico”).
Inestimabile il tesoro che custodisce Ravenna – si legge nell’articolo. Questa città d’arte merita assolutamente una visita durante un viaggio in Emilia-Romagna, nel nord Italia. A un’ora di treno da Bologna, Ravenna vanta ben otto Siti Patrimonio Unesco, tra cui il meno noto, il Mausoleo di Teodorico, famoso per la sua cupola di 300 tonnellate e il suo sarcofago di porfido rosso. L’articolo si conclude con l’invito a “riscaldare l’anima davanti a queste meraviglie in vetro blu, oro e verde”.
L’Emilia-Romagna, che vanta un primato europeo di ben 44 prodotti Dop e Igp, è famosa anche per la sua ricca cultura enogastronomica.
Tra i prodotti più rinomati, il pregiato Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, celebrato dalla testata “Les Echos” del gruppo LVMH (oltre 4 milioni di visitatori e 125.000 copie vendute) nell’articolo del giornalista Pierre de Gasquet pubblicato il 17 ottobre dal titolo: “Le vinaigre balsamique, l’or noir si convoité de Modène” (“Aceto balsamico, l’ambito oro nero di Modena” ) L’accesso all’articolo è consentito solo agli abbonati.
Un elogio a quello che è diventato “uno degli ultimi baluardi della gastronomia italiana, proprio come il Parmigiano o il Prosciutto di Parma”, si legge nell’articolo. L’ “Oro Nero” può essere degustato, prosegue il giornalista, a Casa Maria Luigia, dimora intima del XVIII secolo a San Damaso (Mo), roccaforte dello chef tre stelle Massimo Bottura che propone un percorso culinario attraverso i piatti che hanno fatto la storia di Osteria Francescana, il ristorante tre stelle Michelin aperto nel 1995 nel centro storico di Modena.
L’edificio ospita la collezione provata di 30mila dischi in vinile, auto da corsa e arte contemporanea. Per alcuni giorni, nel 2022, ha ospitato il regista Michael Mann e la sua troupe per alcune scene del film “Ferrari” dedicato all’ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, Enzo Ferrari, con protagonisti Penélope Cruz e Adam Driver.
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