L’Emilia-Romagna che si rialza non smette di stupire e presenta una stagione all’insegna di grandi eventi dedicati alla fotografia, dalle mostre imperdibili ai festival internazionali – Grandi nomi come Robert Doisneau, Vincent Peters, Ivor Prickett, accanto agli scatti iconici di Roberto Masotti, Mark Allan e Andrea Gursky e le immagini che raccontano la storia della balneazione a Rimini allestite sulla battigia – Infine, aspettando il festival internazionale SI FEST a settembre a Savignano (FC), si apre la mostra fotografica di Marco Pesaresi in due sedi, Rimini e Savignano
28 giugno 2023 – Il celebre Robert Doisneau a Riccione, l’iconico Vincent Peters a Bologna, il fotoreporter Ivor Prickett a Reggio Emilia, i fotografi delle star musicali: Roberto Masotti, Mark Allan e Andreas Gursky a Ravenna e Bologna, la mostra sulla battigia a Rimini e infine, le mostre di Marco Pesaresi in due sedi, Rimini e Savignano, aspettando il festival internazionale della fotografia SI FEST ospitato a settembre proprio in quest’ultima località.
L’Emilia-Romagna presenta un’estate di eventi incentrati sull’ottava arte, con grandi nomi e celebrazioni, confermando il ruolo che si è ritagliata negli ultimi anni nel circuito dei più importanti eventi fotografici in Europa.
Un’offerta che arricchisce il patrimonio fotografico dell’Emilia-Romagna, terra che è sempre più profondamente vocàta alla fotografia, come dimostra anche Photo Valley, la prima, completa, mappatura di tutto quello che ruota attorno alla fotografia in regione, realizzata nel 2021 e scaricabile al link: https://www.travelemiliaromagna.it/photovalley/.
Riccione. Non ha bisogno di presentazioni il grande fotografo francese Robert Doisneau a cui Riccione dedica la mostra “Un certain Robert Doisneau”. Doisneau è uno dei principali rappresentanti della fotografia umanista e tra i più apprezzati del XX secolo, autore del celebre Bacio all’Hôtel de Ville, una delle foto più iconiche di Parigi e del secondo Novecento. Dal 22 giugno al 12 novembre nei rinnovati spazi di Villa Mussolini sarà possibile ammirare oltre 140 immagini in bianco e nero e a colori, dagli anni ’30 alla fine degli anni ’80. Dalle vicende biografiche al ritratto del 1985 nel suo atelier di Montrouge, dalla sezione Paris alla banlieue dove Doisneau è nato e cresciuto. Segue Les parisiens, dedicata al popolo parigino, mentre la sezione Les enfants raccoglie una serie di foto che testimoniano l’attenzione per l’infanzia che Doisneau ha portato sempre con sé. Con la sezione Vogue si viene introdotti agli eventi mondani di cui Doisneau coglie raffinatezza e futilità. Il percorso espositivo si conclude con i ritratti delle Célebrités del suo tempo, alle quali era legato da una sincera amicizia: da Alberto Giacometti a Sabine Azéma, da Blaise Cendrars a Colette, da Jacques Prévert a Simone de Beauvoir, da Fernand Léger a Georges Braque, da Jean Cocteau a Pablo Picasso.
Ravenna. Al “fotografo della musica” Roberto Masotti, scomparso nel 2022, Ravenna Festival dedica la mostra “You Tourned the Tables on Me”, curata dalla compagna Silvia Lelli. Dal 22 giugno al 30 settembre la mostra (riprogrammata grazie alla collaborazione della Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna da Lugo, sede primaria dell’esposizione colpita dall’alluvione, a Ravenna) al Museo Nazionale di Ravenna (via San Vitale 17), espone 115 ritratti di musicisti contemporanei, da Juan Hidalgo a Philip Glass, da Luciano Berio a John Cage, da Michael Nyman a Steve Lacy, Demetrio Stratos, Brian Eno. Tutti fotografati con un tavolino, un vecchio e malconcio oggetto di arredo, co-protagonista di un percorso fotografico che solo uno spirito visionario, tenace e ironico come quello di Masotti poteva concepire.
Rimini e Savignano. Aspettando il SI FEST Festival Internazionale della Fotografia che ogni anno si svolge a settembre a Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena, dal 24 giugno al 24 settembre si può visitare la mostra “Rimini Revisited – Oltre il mare. Marco Pesaresi”, in un doppio percorso espositivo e complementare, l’Ala di Isotta di Castel Sismondo a Rimini e la Sala Allende, in Palazzo Martuzzi, a Savignano. Il fotografo riminese era cittadino idealmente onorario di Savignano sul Rubicone che ne custodisce l’intero archivio fotografico. 73 delle fotografie esposte, già in mostra a Rimini in passato, sono diventate iconiche di un certo modo di fotografare la riviera romagnola e godano tuttora di una notevole diffusione e apprezzamento. Oggi, dopo 20 anni, si aggiungono ed espongono nuove immagini (la mostra si compone complessivamente di 173 fotografie), grazie al notevole patrimonio di documenti che l’autore ha lasciato. Ne scaturisce un grande affresco sulla “romagnolità” rappresentata dall’insieme di cultura, tradizioni e paesaggi che caratterizzano la riviera romagnola.
Rimini. Dal 1 luglio al 31 agosto la mostra fotografica a Rimini è ‘diffusa’ sulla spiaggia. Dal titolo “Tutti al mare (1843-2023). 180 anni in vacanza a Rimini” la mostra arricchisce la passeggiata in riva al mare attraverso 180 anni di storia balneare.
Dal bagno 47 al bagno 100, 100 plance, quasi 200 fotografie, oltre 20 manifesti accompagnano lo spettatore lungo due secoli di curiosità, luoghi e abitudini a partire dal 1843, fino ad oggi. 2,5 km di immagini divise in 8 sezioni dagli albori della vita balneare con il primo avviso che promuove l’apertura del primo “Stabilimento privilegiato di Bagni Marittimi in Rimini” (1843) e la prima immagine xilografica dello Stabilimento ricavata dall’avviso pubblicitario per la stagione 1847 (entrambi dalla collezione Gambetti della Biblioteca Gambalunga) per poi proseguire con i costumi, il lungomare, le architetture, i giochi, i personaggi.
Savignano sul Rubicone (FC). SI FEST è uno dei festival fotografici più longevi e affermati in Italia noto a livello internazionale. Nel suo trentaduesimo anno intende proseguire l’azione di rinnovamento e sperimentazione avviata nel 2022 con la direzione artistica di Alex Majoli, fotografo italiano di fama internazionale, che ha inserito fra i temi portanti del festival quello dell’educazione all’immagine contemporanea delle giovani generazioni. Il SI FEST 2023, come consuetudine, si svolgerà nel mese di settembre 2023 e proporrà un ricco programma di attività culturali.
Bologna. È “sbarcato” per la prima volta in Italia il fotografo Andreas Gursky, che espone al MAST di Bologna, fino al 7 gennaio 2024, con la mostra dal titolo “Andreas Gursky. Visual Spaces of Today”, prima antologica italiana, a ingresso gratuito. La mostra segna l’inizio della celebrazione dei 10 anni dalla Fondazione del MAST e comprende 40 immagini dell’artista che vive e lavora a Düsseldorf. Si abbraccia un arco di tempo che va dai primi lavori (Krefeld, Hühner, 1989) alle opere più recenti (V&R II e V&R III, 2022), copre grandi distanze tra Salerno (1990) e Hong Kong (2020) e combina la moderna industria del turismo (Rimini, 2003) con processi di produzione millenari (Salinas, 2021). Gursky è considerato uno dei maggiori artisti del nostro tempo. Il suo nome, in particolare negli anni Novanta, è stato associato alle fotografie di grande formato. Le sue immagini sono oggi divenute vere e proprie icone contemporanee e hanno contribuito a stabilire lo status della fotografia come arte e quindi come oggetto di collezione sia per i musei sia per i privati.
Sempre a Bologna il Museo internazionale e biblioteca della musica ospita fino al 10 settembre 2023 It’s (NOT) “Only Rock’n’Roll. Le foto di Mark Allan”, prima mostra a presentare in Italia il lavoro di Mark Allan, decano della fotografia musicale e fotografo ufficiale del Barbican Centre di Londra. Si tratta di uno degli spazi internazionali più importanti per la musica, la danza e il teatro, per il quale Allan ha ritratto, in 30 anni di carriera, tutti i grandi protagonisti della musica classica e sinfonica internazionale. In esposizione 48 degli scatti più iconici realizzati dal fotografo britannico tra gli anni Ottanta e Duemila, che svelano la sua grande passione per la musica rock, da David Bowie, seduto in spiaggia su una sedia a sdraio che gioca con secchiello, paletta e sabbia, a Grace Jones femme fatale, a Freddie Mercury durante le registrazioni del Live Aid, passando per gli scatti agli U2 negli studi di Radio Times, i concerti di Madonna, Metallica, Paul McCartney, Sex Pistols, Lou Reed, Rolling Stones, Britney Spears, Bruce Springsteen, Tina Turner, The Who, e gli incontri unici come quello con Amy Winehouse.
Reggio Emilia. La Collezione Maramotti di Reggio Emilia ospita fino al 30 luglio la prima mostra in Italia del fotogiornalista irlandese Ivor Prickett, nato a Cork nel 1983. Prickett è un fotografo di guerra e in mostra saranno esposti oltre 50 scatti in scenari di conflitto dal 2006 al 2022. In particolare, l’occhio dell’artista si sofferma sul post-guerra e sulle catastrofiche conseguenze che colpiscono le popolazioni al termine del conflitto. Fino al (manca data) la sezione di fotografia di Palazzo dei Musei a Reggio Emilia propone una nuova mostra, curata da Ilaria Campioli, che a partire dall’opera di Luigi Ghirri, uno dei più grandi maestri della fotografia italiana la cui fama ha oltrepassato i confini nazionali, esamina diverse sperimentazioni fotografiche intorno al tema della natura.
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