Il sondaggio di Trademark Italia per l’Osservatorio Turistico dell’Emilia-Romagna evidenzia che giugno chiude con un andamento simile (41%) o migliore (45%) rispetto al 2021 per l’86% degli operatori – Le indicazioni per luglio e agosto sono rassicuranti, con tassi di occupazione camere in linea con le migliori stagioni balneari – In crescita il movimento turistico internazionale da Germania, Svizzera, Francia, Austria e Paesi dell’Est Europa – Tra le tipologie di ospiti, per il 58% degli operatori sono sempre le famiglie con bambini la clientela prevalente in Riviera – L’Assessore Corsini: “Il sistema turistico regionale è in salute. La nostra Riviera continua a essere una meta apprezzata dai turisti italiani e stranieri”
8 luglio 2022 – Un week-end a giugno, uno short break tra luglio e inizio agosto e una vacanza di almeno 7 giorni ad agosto: sembrano essere questi i programmi di circa metà degli italiani per le vacanze estive 2022. Nonostante il clima di recessione, l’inflazione che galoppa, i rincari energetici e la crisi bellica gli italiani, e con loro gli europei, stanno facendo presagire che quella 2022 sarà un’estate in linea con il 2019 … se non addirittura migliore.
Il mese di giugno, primo termometro della salute del nostro sistema turistico, evidenzia che la stagione balneare sta procedendo positivamente. L’86% degli operatori alberghieri del Panel dell’Osservatorio Turistico Regionale interpellati da Trademark Italia sostiene di aver avuto a giugno un andamento simile o migliore rispetto al 2021. Di questi, il 24% dichiara un incremento tra il 5 e il 10%, mentre per il 21% degli operatori l’incremento è stato superiore al +10%. Solamente il 14% (10% tra il -5 e -10%, 4% oltre il -10%) ha registrato una flessione del movimento nella propria struttura ricettiva.
Eccellenti anche le previsioni per i mesi di luglio e agosto, con tassi di occupazione camere in linea con le stagioni balneari pre-pandemiche. Se il 37% degli operatori turistici interpellati sta ottenendo risultati migliori del 2021 in termini di occupazione camere e quindi di presenze, il 28% ne registra anche di migliori del 2019.
Per il mese di agosto il tasso di occupazione di camere e letti, secondo le indicazioni del sondaggio, si attesta mediamente vicino al 90%, con il 35% degli operatori turistici che dichiara un riempimento letti superiore al 90% e il 26% compreso tra l’80 e il 90%.
Come ormai consolidato da alcuni anni, sono le strutture di categoria superiore (4 e 5 stelle) a registrare le performance occupazionali migliori, a testimonianza di come i viaggiatori cerchino sempre più soluzioni di alloggio comode, rassicuranti e confortevoli.
Anche nell’estate 2022 è evidentemente la clientela italiana a determinare il successo della stagione balneare, ma in termini di internazionalizzazione dei flussi turistici il sondaggio del Panel evidenzia un sostenuto ritorno dei mercati esteri. Il 37% degli operatori intervistati dichiara una crescita della clientela straniera rispetto all’estate scorsa (con un incremento medio del +15,1%), il 35% si trova in linea con il 2021, mentre c’è un 28% che rileva una leggera flessione.
Per quanto riguarda i mercati di provenienza della clientela internazionale, sono Germania (60%), Svizzera (48%), Francia (24%) e Austria (23%) i principali bacini turistici per la Riviera. Ma c’è anche un 32% di operatori interpellati che dichiara di non ospitare abitualmente clientela internazionale.
Andando ad analizzare i target della clientela, le risposte degli operatori sottolineano come siano sempre le famiglie con bambini la tipologia di ospite prevalente sulla Riviera: lo afferma il 58% dei rispondenti. Seguono le coppie adulte senza figli (18%), le coppie giovani senza figli (15%) e i gruppi di giovani amici (6%).
Il movimento autostradale
Il movimento autostradale rilevato nel periodo maggio-giugno conferma il trend stagionale di ripresa del movimento turistico (+7,6% sul 2021) e il progressivo riavvicinamento ai valori pre-Covid (-2,5% sul 2019). Il confronto con il 2021 evidenzia andamenti più brillanti in 4 caselli sui 10 monitorati: Cesena Nord (+10,8%), Valle del Rubicone (+8,5%), Rimini Sud (+19,9%) e Cattolica (+10,3%), con il “picco” di Rimini Sud dovuto ad alcuni eventi straordinari ospitati nel periodo, come l’Adunata Nazionale degli Alpini. Rispetto all’estate 2019 (pre-Covid) la flessione complessiva si riduce al -2,5%, con alcuni caselli che hanno già superato i livelli registrati prima del biennio pandemico: Ravenna (+0,2%), Valle del Rubicone (+4,8%), Riccione (+1,0%) e Cattolica (+1,0%).
L’andamento meteo
L’analisi dell’andamento meteo del periodo maggio-giugno sulla Riviera Romagnola, variabile storicamente determinante per la performance di qualsiasi stagione balneare, mostra una diminuzione delle giornate di sole (-6 rispetto al 2021), un aumento di quelle variabili (+1) e di quelle con tempo “turisticamente brutto” (nuvoloso/pioggia +5). Ma sono state sicuramente le temperature medie dell’entroterra italiano a spingere il movimento turistico verso la costa e anche verso le località appenniniche in particolare nei fine settimana, con evidenti benefici per il giro d’affari di tutto il sistema ospitale della Riviera.
Per l’Assessore al Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini “I numeri sono buoni e fanno ben sperare, anche che se per fare un vero bilancio dovremo aspettare la fine dell’estate. Quello che però possiamo dire è che la stagione balneare sulla Costa è iniziata in modo positivo. I dati sugli arrivi a giugno e le previsioni per i mesi di luglio e agosto mostrano un chiaro miglioramento rispetto allo scorso anno e, in alcuni casi, anche sul 2019. Questo significa due cose. Da una parte che la nostra Riviera continua a essere una meta apprezzata dai turisti italiani e stranieri. Dall’altra, e su questo punto voglio insistere, che quello dell’Emilia-Romagna è un sistema turistico in salute. Gli operatori, anche in questi anni di pandemia e ora con i rincari energetici e delle materie prime, hanno dato prova di grande tenuta continuando a migliorare le strutture ricettive e a potenziarne i servizi, per arrivare pronti ad accogliere questa importante ripartenza turistica ed economica che stiamo vivendo. Un piano per la qualità della nostra offerta sostenuto anche dagli investimenti regionali, come l’ultimo accordo da 300 milioni di euro con le banche e i fondi Bei per la riqualificazione degli alberghi dell’Emilia-Romagna nel triennio 2022-24. Se i risultati confermeranno i sondaggi il merito sarà come sempre di una squadra che sa lavorare bene e insieme”.
Jamil Sadegholvaad, presidente Visit Romagna: Una primavera e un inizio estate incoraggiante, perfino entusiasmante per i numeri turistici che ormai sono vicinissimi a quelli degli anni pre pandemici. E ora un’estate che, pur con tutte le cautele ovvie e del caso, si apre con aspettative altrettanto positive grazie a un elemento evidente: la Riviera di Romagna è tornata ad essere, grazie agli eventi, alla sua offerta di servizi, sostenuti, ideati, programmati in una efficiente sinergia tra istituzioni e operatori privati, l’hub dell’industria turistica nazionale e anche internazionale, a livelli che richiamano alcune stagioni d’oro. Che la Romagna sia tornata protagonista, dopo i due devastanti anni di buio e semibuio da pandemia, è evidente e tangibile. Che questo successo sia il frutto del lavoro e della collaborazione tra tutti i soggetti che compongono il sistema turistico regionale è altrettanto palese. Che accorra garantire anche per il futuro lo stesso impegno, senza mai sedersi sugli allori, è ancora più lampante”.