Giovedì 03 Febbraio 2022
Da Masaccio a Hayez, da Bertozzi & Casoni a Italo Zuffi, da Fontana a a Baj, da Erwitt a McCurry, da Pier Paolo Pasolini a Lucio Dalla, dai vetri Rinascimentali alle moto bolognesi, da Fotografia Europea ad Arte Fiera: in Primavera l’arte in Emilia Romagna fiorisce in ogni sua espressione, con un calendario di proposte unico in Italia per ricchezza, qualità ed originalità – Per un weekend, o per le vacanze di Pasqua, ogni Città d’Arte della regione presenta una o più mostre – L’occasione è giusta per visitare anche magnifici monumenti e assaggiare l’ottima cucina tipica dell’Emilia-Romagna – Protagoniste tutte le espressioni artistiche: “Klimt intimo” a Piacenza e la grande mostra sulla Maddalena a Forlì portano in Emilia-Romagna opere eccezionali di Giotto, Rubens e Canova – A Bologna le ceramiche di Bertozzi & Casoni interpretano Giorgio Morandi e a Faenza prosegue la mostra sulle ceramiche da bere, a Ferrara la mostra sull’ebraismo mentre a Riccione va in scena la fotografia con Elliot Erwitt e Steve McCurry – Si apre un anno di celebrazioni con Pier Paolo Pasolini e Lucio Dalla a Bologna e il caricaturista Umberto Tirelli a Modena – Per gli appassionati di collezionismo si va dai sillabari antichi, ai vetri rinascimentali, ai motori bolognesi – Tornano infine le grandi rassegne dedicate all’arte: Fotografia Europea a Reggio Emilia, Mercanteinfiera a Parma e Arte Fiera a Bologna.
Masaccio, Perugino, Tiziano, Tintoretto, Canova, Hayez, Delacroix, Chagall, De Chirico, Guttuso, Melotti, Bill Viola sono alcuni degli artisti annunciati per la grande mostra dedicata alla Maddalena che si apre ai Musei San Domenico di Forlì; Guercino, Banksy, Ontani, Guttuso, Vedova, Paladino, Majoli, Roversi sono quelli che saranno esposti a Ravenna grazie al riallestimento delle Collezioni del MAR; Klimt è protagonista, di nuovo, a Piacenza con una mostra a lui dedicata; la Fondazione Magnani Rocca apre la mostra su Lucio Fontana; Bologna celebra Pier Paolo Pasolini con una grande mostra nel rinnovato Sottopasso Rizzoli in Piazza Maggiore; Elliott Erwitt e Steve McCurry portano le loro celebri fotografie a Riccione…
Sono solo alcune delle grandi mostre di Primavera che apriranno nelle Città d’Arte dell’Emilia-Romagna, pronte ad accogliere il pubblico degli appassionati tra magnifici monumenti e soste golose nelle tante osterie e ristoranti stellati di cui la Regione è ricca.
Al via diverse celebrazioni: si festeggiano a Bologna i cento anni di Pier Paolo Pasolini e i dieci anni dalla morte di Lucio Dalla, mentre Modena rende omaggio al caricaturista Umberto Tirelli a 150 anni dalla nascita. Spazio al contemporaneo sempre a Bologna grazie ad Arte Fiera, che alzerà il sipario in maggio, e alle mostre sul contemporaneo, da Italo Zuffi a Bertozzi & Casoni. Torna la fotografia internazionale a Reggio Emilia con Fotografia Europea e il Novecento nell’arte e nel design con Mercanteinfiera a Parma.
Per quanto riguarda il collezionismo sono tre le mostre originali da vedere a Bologna e a Modena: rispettivamente i Vetri nel Rinascimento, le moto bolognesi e i Sillabari antichi. Al MEIS di Ferrara prosegue l’importante mostra sull’ebraismo “Oltre il Ghetto. Dentro&Fuori” mentre al MIC di Faenza l’evento “Gioia di ber” espone le ceramiche per l’acqua e il vino dall’antichità al design moderno.
Klimt “intimo” a Piacenza, protagonista anche nel 2022
La Galleria Ricci Oddi di Piacenza presenta una grande mostra dal titolo “Klimt intimo” che aprirà il 5 aprile quando il quadro Ritratto di Signora di Gustav Klimt, ritrovato 25 anni fa in una botola del museo, tornerà in città dopo essere stato esposto a Roma. “Klimt intimo” è l’evento complementare alla mostra romana, una doppia esposizione che riporta le opere di Gustav Klimt in Italia in collaborazione con importanti istituzioni culturali come il Museo Belvedere di Vienna, la Neue Galerie di Graz, la Klimt Foundation (riccioddi.it/).
A Parma torna Mercanteinfiera, Fontana alla Magnani Rocca, City Branding all’Abbazia di Valserena
È uno sguardo tutto rivolto al ‘900 quello di Mercanteinfiera 2022. L’appuntamento di antiquariato, design storico e collezionismo vintage, organizzato da Fiere di Parma, conferma le date: dal 12 al 20 marzo. Oltre a centinaia di espositori a inaugurare la 26ma edizione sono due mostre collaterali allestite al Padiglione 4, dal titolo “Partivano i bastimenti. Home sweet home America” e “Olivetti #StoriadiInnovazione”. Storie diverse, ma che hanno in comune la dimensione del sogno: quello degli oltre 14 milioni di italiani che a inizio secolo si imbarcavano verso il Nuovo Mondo e quello di un uomo, Adriano Olivetti, che ambiva a un modello economico-industriale fondato su solidarietà, giustizia e umanità (http://www.mercanteinfiera.it).
Composta di circa cinquanta opere, la mostra “Lucio Fontana. Autoritratto” si tiene alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, dal 12 marzo al 3 luglio 2022. Il percorso tocca i momenti salienti e peculiari della ricerca fontaniana: dalle sculture degli anni Trenta ai “Concetti spaziali” (“Buchi” e “Tagli”) dagli anni Quaranta ai Sessanta, oltre ai “Teatrini” e alle “Nature” bronzee. Il percorso si chiude con opere di Enrico Baj, Alberto Burri, Enrico Castellani, Luciano Fabro, Piero Manzoni, Giulio Paolini, Paolo Scheggi, provenienti dalla collezione personale di Fontana (http://www.magnanirocca.it).
La mostra: “Voi siete qui. City Branding: lo scenario italiano e i progetti di Edenspiekermann per Amsterdam, Santa Monica e Parma”, promossa da CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, è invece allestita negli spazi dell’Abbazia di Valserena, sede dello CSAC, fino al 18 aprile 2022. L’esposizione riunisce una selezione puntuale di progetti dedicati al City Branding italiano, insieme all’esperienza internazionale dello studio Edenspiekermann che presenta i casi di Parma, Amsterdam e Santa Monica con 32 studi di immagine coordinata di città italiane (http://www.comune.parma.it).
A Reggio Emilia la fotografia internazionale e oltre 100 sillabari antichi
Torna a Reggio Emilia “Fotografia Europea” festival internazionale dedicato alla fotografia contemporanea. Dal 29 aprile al 12 giugno la XVII edizione, dal titolo “Un’invincibile estate”, ospita decine di artisti. Tra le mostre che aprono ci sono Ghizzoni, Oyarzabal, Richè i tre fotografi selezionati nell’Open call con una serie di scatti sulle avversità, personali e collettive e il Circuito OFF, la sezione libera e indipendente del festival che coinvolge fotografi professionisti (http://www.fotografiaeuropea.it).
“Carlo Valsecchi | Bellum” è il titolo della mostra che dal 1° maggio al 31 luglio sarà alla Collezione Maramotti, progetto fotografico originale. Bellum origina da un’esplorazione dei luoghi e delle costruzioni fortificate nel nord-est italiano, risalenti al primo conflitto mondiale (www.collezionemaramotti.org/it).
Alla Biblioteca Panizzi fino al 16 aprile una mostra ripercorre la storia del più fedele alleato di tutte le bambine e i bambini mentre imparano a leggere e scrivere: il sillabario. L’esposizione dal titolo: “i come imbuto”, mette in valore le raccolte di sillabari antichi conservate negli archivi della biblioteca. In mostra è possibile osservare da vicino oltre cento esemplari di sillabari e altri documenti antichi, prodotti dalla metà del Settecento al secolo scorso (http://panizzi.comune.re.it).
A Modena le caricature di Umberto Tirelli
Fino al 25 aprile il Museo Civico di Modena, nei rinnovati spazi del Complesso San Paolo, organizza la mostra “Umberto Tirelli. Caricature per un teatro della vita”. A 150 anni dalla nascita, si celebra l’artista nato a Modena nel 1871 (morto a Bologna nel 1954) che fu uno dei maestri della caricatura del primo Novecento. L’esposizione propone 230 opere, tra disegni, sculture, pitture, maschere e burattini, in grado di approfondire la centralità di una figura che fece della caricatura l’unico e imprescindibile mezzo di espressione, giungendo a imporsi a livello nazionale ed europeo (http://www.museocivicomodena.it).
Partono a Bologna le celebrazioni di Pier Paolo Pasolini e Lucio Dalla
“Folgorazioni figurative” è il titolo della mostra che sarà a Bologna dal 1° marzo fino al 16 ottobre, nel centenario dalla nascita dell’artista, nei nuovi spazi espositivi del Sottopasso di Piazza Re Enzo. A cura di Marco Antonio Bazzocchi (Alma Mater Studiorum Università di Bologna) e Roberto Chiesi (responsabile Centro Studi Pier Paolo Pasolini), Gian Luca Farinelli (direttore Cineteca di Bologna), la mostra espone le riproduzioni pittoriche e i testi di Pasolini, accanto ad audiovisivi comprendenti sequenze dei suoi film e dei suoi interventi. Il percorso cercherà di disegnare quello sguardo pasoliniano, formato da Roberto Longhi, che ritroviamo nelle sue opere cinematografiche, analizzato secondo un ordine cronologico: dall’esordio, nel 1961, con Accattone, all’ultimo Salò o le 120 giornate di Sodoma, uscito postumo a poche settimane dall’omicidio di Pasolini, avvenuto il 2 novembre 1975 (https://cinetecadibologna.it/).
Dal 4 marzo 2022, al Museo Civico Archeologico si alza il sipario su un altro grande artista bolognese. “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” è la prima grande mostra dedicata all’artista e rappresenta l’avvio delle celebrazioni del cantante nel decennale della scomparsa e degli 80 anni dalla nascita che ricorreranno nel 2023. (http://www.comune.bologna.it/museoarcheologico/).
Dalle motociclette ai vetri rinascimentali, il collezionismo in mostra a Bologna
Nasce dall’importante donazione della preziosa collezione Cappagli Serretti, composta da 117 vetri, la mostra: “Vetri dal Rinascimento all’Ottocento”, fino al 18 aprile nella Sala del Lapidario del Museo Civico Medievale di Bologna. È l’occasione per ammirare l’intera raccolta che va a incrementare il già cospicuo patrimonio museale di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, eccellenti manufatti dell’arte vetraria dal XVI al XIX secolo, dalle bottiglie ai calici, tutti capolavori dei maestri del vetro (http://www.comune.bologna.it/museoarcheologico).
Fino al 15 maggio al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna si svolge la mostra: “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”. La mostra nasce con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell’industria motociclistica in area bolognese – terra di motori per eccellenza – dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale (http://www.museibologna.it/patrimonioindustriale).
Torna Arte Fiera e il contemporaneo nelle mostre bolognesi
Confermate le nuove date per Artefiera che si svolgerà dal 13 al 15 maggio negli spazi di BolognaFiere. 145 gallerie e tre sezioni che affiancano la Main Section per approfondire altrettanti ambiti importanti per l’identità della fiera: l’arte moderna e del dopoguerra storicizzato (Focus), la pittura del nuovo millennio (Pittura XXI), la fotografia e il video (Fotografia e immagini in movimento). In contemporanea, come di consuetudine, si svolgerà anche Art City con un ricco programma di mostre ed eventi sparsi in diversi luoghi della città (http://www.artefiera.it).
Al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna fino al primo maggio, è in corso la mostra personale di Italo Zuffi (Imola, 1969) tra i più importanti artisti italiani nati alla fine degli anni Sessanta. L’esposizione aprirà poi un’altra sezione in Primavera a Palazzo De’ Toschi. Al MAMbo, il percorso permette di rileggere il lavoro dell’artista prendendo in considerazione uno spettro di opere che va dagli esordi, alla metà degli anni Novanta, fino al 2020. A Palazzo De’ Toschi saranno esposte le nuove produzioni, di lavori realizzati per l’occasione e in relazione alle caratteristiche dello spazio (http://www.mambo-bologna.org/).
Bologna indaga il contemporaneo con altre esposizioni. “Less is more” è il titolo della mostra allestita negli spazi della Galleria d’Arte Maggiore g.a.m, dal 12 febbraio al 30 aprile. Tema principale l’omaggio a Giorgio Morandi degli artisti Bertozzi&Casoni, tra i maggiori ceramisti a livello internazionale. In mostra una selezione di “Fiori” e “Paesaggi”, con dei veri e propri “d’aprés Morandi” che il duo ha realizzato interpretando e filtrando la lezione morandiana attraverso la ceramica.
A Ferrara “Oltre il ghetto” racconta l’ebraismo
Il MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara ospita fino al 15 maggio l’esposizione “Oltre il ghetto. Dentro&Fuori”. La mostra ripercorre la storia degli ebrei italiani nel periodo che va dal confinamento all’interno dei ghetti (con l’istituzione del primo, a Venezia, nel 1516) all’inizio del Novecento, con materiali e opere eterogenee provenienti da tutta Italia e dall’estero. Come l’imponente dipinto “Ester al cospetto di Assuero” di Sebastiano Ricci – prestito del Palazzo del Quirinale – o l’interno della sinagoga di Livorno di Ulvi Liegi e il Ritratto di Giuseppe Garibaldi ad opera di Vittorio Corcos; o ancora come la porta dell’Aron Ha-Qodesh, l’Armadio sacro dorato in legno intagliato, di una delle sinagoghe del ghetto di Torino e le testimonianze di impegno personale, come, per esempio, il baule della crocerossina Matilde Levi in Viterbo (meis.museum/mostre/oltre-il-ghetto-dentrofuori/).
La Maddalena al centro della grande mostra 2022 ai Musei di Forlì
Non c’è grande artista che non abbia parlato della Maddalena. E così il più grande mito femminile della nostra storia, la figura misteriosa ed equivocata, Maria Maddalena, è al centro della nuova grande mostra allestita a Forlì che la Fondazione Cassa dei Risparmi propone per il 2022 nella sale dei Musei San Domenico dal 27 marzo al 10 giugno. ‘Maddalena. Il mistero e l’immagine’ è il titolo di un percorso espositivo, con oltre 200 opere provenienti da tutti i più importanti musei al mondo, che parte dal III secolo d.C. per arrivare al Novecento. Tra i grandi maestri presenti in mostra, affascinati dalla figura della Maddalena, sono presenti Masaccio, Crivelli, Van der Weiden, Bellini, Perugino, Barocci, Savoldo, Mazzoni, Tiziano, Veronese, Tintoretto, Domenichino, Lanfranco, Mengs, Canova, Hayez, Delacroix, Böcklin, Previati, Rouault, Chagall, De Chirico, Guttuso, Melotti, Sutherland, Bill Viola (http://www.fondazionecariforli.it/it/eventi/).
Ravenna espone le collezioni rinnovate
Il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna presenterà a Pasqua il riallestimento delle sue Collezioni, dalle opere seicentesche, come il dipinto di San Romualdo di Guercino, alla collezione dei mosaici moderni con un focus particolare sull’arte contemporanea e sulla fotografia, fino alle nuove acquisizioni come Flower Thrower di Banksy e il cortometraggio Esodo di Alex Majoli. Il racconto sul mosaico contemporaneo passa attraverso il nucleo di opere storiche del 1959 di Afro, Capogrossi, Campigli, Mathieu, Mirko, Guttuso e Vedova, approda al contemporaneo di Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Piero Gilardi e alle nuove sperimentazioni come quelle di Marco Bravura, Marco De Luca, Caco3, Paolo Racagni, fino a quelle più lontane dalla tradizione come per Riccardo Zangelmi, Francesca Pasquali e Omar Hassan. Non mancherà la fotografia, dagli scatti futuristi di Carlo Ludovico Bragaglia a quelli di Dino Pedriali, Oliviero Toscani e Paolo Roversi (http://www.mar.ra.it/ita/).
A Faenza (Ra) le ceramiche “da bere”
Prosegue la mostra “Gioia di ber” fino al 30 aprile 2022 al MIC – Museo internazionale della Ceramica di Faenza. Il percorso svela le ceramiche da vino e da acqua usate in un periodo che copre dall’antichità classica al design del XX-XXI secolo. Attraverso 200 ceramiche dal mondo greco, etrusco e romano fino agli sviluppi del design contemporaneo, si racconta l’uso di questi manufatti, legato ai contesti sociali sviluppati da ogni epoca, per coglierne gli elementi di originalità e quelli di continuità (http://www.micfaena.org/it).
Riccione (Rn) celebra la fotografia d’autore
Fino al 3 aprile nei nuovi spazi espositivi di Villa Mussolini si può visitare la mostra fotografica: “Elliott Erwitt. Family”. Composta da 60 fotografie in bianco e nero selezionate dall’autore insieme alla curatrice Biba Giachetti, include anche alcuni scatti inediti mai stampati prima. Dal funerale di John Kennedy a scene private come la celebre foto della neonata sul letto, Ellen, la primogenita di Erwitt, la mostra è un campionario di storie umane che racconta l’evoluzione della famiglia dal dopoguerra all’inizio del nuovo millennio interpretata dal fotografo americano con il suo stile unico, potente e leggero.
A Erwitt seguirà, dal mese di aprile, la mostra: “Steve McCurry Icons” percorso immersivo dentro lo stile e la poetica del grande fotografo americano. Un viaggio che porterà i visitatori alla visione di oltre 100 fotografie, selezionate tra migliaia di scatti realizzati nel corso di una carriera quarantennale. Tra gli ambienti protagonisti dell’attività di Steve McCurry troviamo, primo fra tutti, l’Afghanistan (http://www.mostraerwittriccione.it).
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