Lunedì 27 giugno, un tour alla scoperta dei luoghi Felliniani promosso da Apt Servizi Emilia Romagna in collaborazione con la Cineteca del Comune di Rimini – L’iniziativa vedrà presenti 40 aderenti alla Federazione internazionale degli archivi filmografici (FIAF)
Un tuffo nella Rimini passata e futura di Federico Fellini. Lunedì 27 giugno quaranta aderenti alla Federazione internazionale degli archivi filmici (FIAF), presenti al Congresso annuale in corso a Bologna, parteciperanno ad un tour alla scoperta dei luoghi felliniani. L’iniziativa – evento collaterale dell’incontro FIAF – è promossa da Apt Servizi Emilia Romagna in collaborazione con la Cineteca del Comune di Rimini. Apt Servizi ha anche organizzato, il 22 giugno a Bologna con l’Associazione “Chef to chef Emilia Romagna cuochi”, una cena di benvenuto per i congressisti.
In occasione del tour la delegazione di direttori, curatori e responsabili delle principali istituzioni mondiali nel campo della conservazione e della valorizzazione del patrimonio filmico potrà, per un giorno, respirare le atmosfere felliniane della città e muoversi tra i reperti monumentali ed i simboli di quella memoria riminese che Fellini ha continuamente rappresentato nei suoi film, in particolare in “Amarcord”.
A condurre il tour – che prevede due lunghe soste al cantiere del cinema Fulgor e al Museo della città, dove è esposto il “Libro dei sogni” – sarà una guida d’eccezione: il produttore Gérald Morin, segretario privato e assistente del regista riminese nei tre capolavori degli anni Settanta (“Roma”, “Amarcord” e “Il Casanova”), fondatore della “Fondation Fellini pour le Cinéma” di Sion (Svizzera) e autore del documentario “Sulle tracce di Fellini”.
L’itinerario toccherà diversi luoghi identitari della città: dal Borgo San Giuliano alla Rocca Malatestiana, dal cinema “Fulgor” alla palata del porto canale, dal Teatro Galli passando per il ponte di Tiberio fino al Grand Hotel, ancora oggi il simbolo di una città di provincia (con storiche radici) che da sempre ha coltivato una vocazione internazionale.
“Il Grand Hotel – ha ricordato Fellini ospite fisso della suite 316 quando tornava a Rimini – era la favola della ricchezza, del lusso e dello sfarzo orientale… le sere d’estate diventava Istanbul, Baghdad, Hollywood”.
Questo tour sarà l’occasione per illustrare – a un pubblico particolarmente attento e preparato con il quale nei prossimi anni la città di Rimini instaurerà sinergie e collaborazioni – i progetti in cantiere (tra cui, in primo luogo, la “Casa del cinema – Federico Fellini”) e mostrare parte dei materiali bibliografici, grafici e d’archivio che costituiranno il nucleo del futuro Museo Fellini.
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